
Peppe Nappa o Beppe Nappa è una maschera nata in Calabria ma che oramai è stata assimilata e assorbita come siciliana a tutti gli effetti. Essa è la maschera principale del Carnevale di Sciacca, dove in quei giorni gli vengono addirittura consegnate le chiavi della città. Beppe così ne diventa il Sindaco! Il suo nome deriverebbe da : “Peppe” che nel dialetto siciliano, altro non è che il diminutivo di “Giuseppe” e “Nappa”, che significa “toppa dei calzoni” ad indicare il suo stato di povertà. Povertà che nelle maschere si esprime con l’uso delle toppe, che in questo caso sono solo immaginarie. Cosicché “Giuseppe toppa nei calzoni” sta ad indicare un “uomo da nulla” o nulla facente, scansa fatiche. Questa maschera è tra le più antiche della Commedia dell’Arte. Anch’egli discende da Zanni. Impersonifica infatti il sevo sciocco e scroccone. Egli viene regolarmente scoperto e picchiato per ogni guaio che combina dal suo padrone, che generalmente è un ricco mercante, un giovane innamorato o un Barone (U’ Baruni in dialetto siciliano). Ama mangiare, ma anche se pigro per eccellenza – infatti, dorme di continuo – gironzola sempre in cucina (che è poi il suo ambiente preferito), anche solo per “cibarsi” dei profumi, delle deliziose pietanze in preparazione. E’ un goloso e affamato perenne, ma anche un po’ malandrino. Quella sua pigrizia che lo fa passare dal sonno alla veglia, continuamente, non gli impedisce di essere all’improvviso agile nei movimenti, come un ballerino. Acrobatico, quasi snodato, anche nelle membra! E’ parente del Pierrot francese, ma da esso si differenzia leggermente nelle vesti e non ha trucco sul viso. Concetta Greco Lanza, in una introduzione del libro “Farse di Peppe Nappa” lo descrive così: “È pigro e spesso compare in scena sbadigliando e di contro sa essere agilissimo e accenna a caso, passi di danza. Non porta maschera, non s’infarina, ha il volto raso e sottili sopracciglia; ha molti punti di contatto con la maschera francese di Pierrot, ma ne differisce nell’abito; infatti indossa una corta giacchettina azzurra con grandi bottoni, calzoni lunghi fino alla caviglia, ha sul capo un cappello dalle falde rialzate sopra una stretta calotta piana, scarpe bianche con fibbie, maniche lunghissime, fascia al collo“. Il Fannullone e delicato Beppe è lontano parente anche di Bertoldo. Ha delle maniche lunghissime. Secondo una versione, la maschera vorrebbe nascondere una mano monca, tagliata come punizione, perché un po’ ladruncolo; l’ altra variante vuole che la casacca fosse storta e cucita male, quindi pendente da un lato.
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