
Non c’è dubbio che il domovoy (“colui che sta a casa”) è il più importante degli spiriti russi. Proprio come il brownie britannico, vive nelle case e può aiutare nelle faccende domestiche in cambio di una piccola ricompensa commestibile. Le somiglianze però finiscono qui. Mentre di brownie ce ne sono tanti, il domovoy appartiene alla casa di una determinata famiglia e rappresenta lo spirito degli antenati – ecco perché è spesso chiamato “nonno” e si dice che abbia centinaia di anni. Quando una famiglia si trasferisce in una nuova abitazione, il membro più anziano dovrebbe invitare domovoy a seguirlo nella nuova casa. In qualità di antenato, domovoy ha a cuore i propri familiari e li aiuta. Anche se talvolta può rubare loro qualcosa, se ne ha bisogno. Domovoy vive sotto la stufa, nel luogo più umile e sudicio della casa, ed è sempre presente anche se si fa vedere solo di rado. La tradizione lo ritrae come un uomo con la barba, gli occhi ardenti e delle orecchie da cavallo drizzate, dotato di coda e privo di sopracciglia.
Il domovoy si incontra soprattutto di notte, quando lui “soffoca” le persone nel sonno – non per far loro del male, bensì per avvertirle che in casa o nella famiglia c’è qualcosa che non va. Se la famiglia ignora i suoi moniti, il domovoy può diventare aggressivo – fare baccano, lanciare oggetti per la casa, ferire cavalli e bestiame Per evitare tutto ciò, occorre seguire delle regole: quando si lascia la casa per un periodo prolungato bisogna “sedersi prima della partenza” – ovvero, una volta fatte le valigie, restare per un momento in silenzio per salutare lo spiritello domestico. Di notte non bisognerebbe lasciare posate o cibo sul tavolo, perché il domovoy potrebbe servirsene per i propri scopi, o contaminare il cibo. In casa è vietato imprecare, soprattutto durante l’ora dei pasti: il domovoy, come tutti gli spiriti, odia e teme il turpiloquio. Anche le liti e le discussioni lo fanno arrabbiare, così come il disordine.
Mentre i russi di oggi, che vivono soprattutto nelle città, hanno poche occasioni per imbattersi nel vodyanoy o nel leshiy, in alcune famiglie la tradizione del domovoy è ancora molto sentita. L’unica cosa che oggi il domovoy non fa più è soffocare le persone, e sapete perché? Perché le stufe di un tempo non si usano più: pare che il “soffocamento” causato dal domovoy infatti non fosse altro che un modo con cui i russi spiegavano l’avvelenamento da monossido di carbonio, che nelle case prive di camino era molto comune. Con il passare degli anni le creature della tradizione sono destinate a scomparire, ma rimarranno sempre una parte importante della cultura russa.
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