
Il legno si ricava dai fusti delle piante. È robusto e resistente. È costituito da fibre di cellulosa trattenute da una matrice di lignina: una volta tagliato, stagionato o essiccato il legno è destinato a un’ampia varietà di utilizzi.
L’impiego del legno si è affiancato all’evoluzione delle civiltà fin dall’inizio delle comunità umane e della vita sociale.
È stato un fondamentale materiale da costruzione fin dalle origini dell’umanità. È impiegato come combustibile per il riscaldamento e per la cucina.
È utilizzato per la realizzazione della carta, tramite la produzione di polpa cellulosa, avendo sostituito nell’era industriale il cotone o altre fibre vegetali più ricche di cellulosa ma meno abbondanti in natura.
Alcune piante sono utilizzate per produrre tannino e altre sostanze farmaceutiche.
Il legno può essere intagliato con facilità e lavorato con semplici strumenti, a mano o tramite macchinari, realizzando vere e proprie opere d’arte.
Il legno massello
Il legno massello è quella porzione di legno che viene estratta dal durame, la parte più interna di un tronco. Ne consegue che ogni tipo di legno massello avrà caratteristiche proprie a seconda del tipo di pianta da cui è stato ricavato.
Tavole o travi in legno massello hanno perciò dimensioni che dipendono da quelle del tronco da cui il legno stesso è stato ricavato.
Il legno massello ha contenuto di umidità del 18% + / -2%, con possibili fessure dovute all’essiccazione.
Per massello di legno si intende un materiale ricavato per lavorazione di tale legno e solo da questo costituito omogeneamente in tutto il suo spessore, anche se per ragioni estetiche. Questo materiale non ha bisogno di particolari trattamenti conservanti (salvo quelli antitarlo).
Se il componente del mobile o del fabbricato (casetta da giardino, per esempio) per il quale si è deciso di utilizzare il legno massello è relativamente esteso, si preferisce non usare un massello ottenuto dal segare un’unica tavola, bensì un insieme di listelle più ridotte in dimensioni in modo da liberare le tensioni interne presenti nelle fibre del legno. Talvolta le liste vengono riassemblate a pettine per aumentare la superficie di incollaggio e quindi la tenuta nel tempo del manufatto.
Il legno massiccio
Il legno massiccio a differenza del massello, sfrutta l’albero per intero o quasi. Si usano cioè tutte le sezioni del tronco, senza limitarsi al durame.
Come per il legno massello le caratteristiche di una trave in massiccio cambiano in base alla pianta usata per ottenerlo.
Anche il legno massiccio è quindi un legno naturale.
La caratteristica principale di travi o tavole in massiccio, in buona sostanza, è quella di essere ricavate da un’unico tronco. Ogni elemento di legno massiccio nasce perciò come pezzo unico, nel senso che è ottenuto da un’unica pianta.
Legni morbidi/teneri
Il termine legno morbido o legno tenero non si riferisce alla leggerezza di peso o colore, né tantomeno implica debolezza. Si riferisce a legni appartenenti alla famiglia delle conifere, caratterizzati dalla porosità e dalla ritenzione di umidità. Il pino è il legno morbido più conosciuto. Generalmente i legni morbidi/teneri sono forti e vengono usati nelle parti non viste di mobili di qualità, come ad esempio i cassettoni.
Legni duri
I legni duri derivano dalla famiglia delle latifoglie e comprendono quercia, tek. betulla, mogano e noce. Vengono usati dagli ebanisti per la loro durezza e bellezza, da cui la loro sopravvivenza e valore nei mobili più antichi. Un altro esempio di legno duro e pregiato è il ciliegio che si essicca e si lavora facilmente.
Come si scopre qual sia il legno più duro?

La durezza del legno viene misurata attraverso il test di Janka. E’ un test che misura la resistenza del legno all’ammaccatura. Il test misura la forza che una sfera di acciaio del diametro di 11,28 millimetri necessita affinchè possa penetrare per almeno metà del suo volume all’interno del legno sotto esame.
I risultati sono espressi in varie unità di misura: in Svezia la misura è data in chilogrammi-forza (kgf) negli Stati Uniti in libbre forza (lbf), in Australia in Newton (N) o kN (kN), in Italia in decanewton (daN). Talvolta i risultati sono espressi in unità Janka.
Attenzione quindi a leggere correttamente le tabelle comparative.
In generale ti basti sapere che maggiore è l’indice Janka, maggiore è la durezza della specie legnosa.
La maggior parte delle specie tropicali ha una buona durezza superficiale. Il legname di conifera, caratterizzato invece da una densità più bassa è sconsigliato nei casi in cui si richieda una elevata resistenza al calpestio.
Tieni presente però una cosa importante.
La durezza del legno può, in varia misura, essere modificata da trattamenti impregnanti.
Perchè i legni sono duri o morbidi?
La durezza del legno dipende sostanzialmente dal rapporto che esiste tra gli elementi cosiddetti conduttori e quelli meccanici. Questo rapporto deriva dalle caratteristiche dell’anatomia della specie e dalle caratteristiche dell’ambiente ( le piante con il legno più duro, ad esempio, sono tipiche delle zone con maggiore siccità).
In generale si può dire che se prevalgono gli elementi conduttori, con diametri abbastanza ampi, come pareti cellulari sottili e poco lignificate, allora il legno è tenero.
Diversamente, se prevalgono gli elementi meccanici, come fibre legnose e altre cellule di sostegno e i vasi sono sottili, si hanno legni più duri.
Qui sotto un agile elenco di legni duri e teneri, per cogliere le principali differenze in relazione a proprietà e possibili utilizzi.
NOME | PROPRIETA ‘ | USI/IMPIEGHI | TIPOLOGIA |
---|---|---|---|
Pioppo | legno poco resistante ma facilmente lavorabile | Mobili, casse da imballaggio, pasta per carta, compensati, fiammiferi | tenero |
Betulla | leggero pieghevole | Costruzioni, compensati, paste per carta | tenero |
Larice | legno pregiato, dotato di elasticità e di lunga durata | Costruzioni navali, infissi, pavimenti, scale | tenero |
Abete | può essere per varietà, bianco, rosso e si lavora facilmente | Costruzioni, infissi, mobili per l’estrazione della cellulosa | tenero |
Pino | Legno resinoso, molto tenero di lunga durata e molto resistante | Costruzioni navali, pali, ponti, scatole, matite | tenero |
Faggio | ha fibre molto unite compatte e si presta bene all’incurvamento dopo essere stato sottoposto all’azione del vapore | Utensili domestici, imbarcazioni, mobili, sedie tipo Vienna, pavimenti | duro |
Noce | Resistente, si lavora con facilità, ha belle venature | Mobili, intarsi, impiallacciatura | duro |
Frassino | Robusto e flessibile | Attrezzi da ginnastica, stecche da biliardo, mobili | duro |
Quercia | Molto duro, resistente ed elastico. Ne esistono di diverse qualità: rovere, leccio, quercia da sughero | Barche, travi, traversine ferroviarie, doghe per botti | duro |
Mogano | Molto pregiato e pesante | Mobili pregiati, intarsi, impiallacciatura | duro |
Palissandro | Duro, omogeneo, compatto | Mobili, lavori artistici, impiallacciatura | duro |
Ebano | Grana fine, di difficile lavorazione | Intarsi, strumenti musicali | duro |
Listelli e Tavole Legno Massello grezze

Tavole in legno di NOCE CANALETTO
Tavole legno di ABETE
Tavole legno di ACERO Hard Maple

Tavole legno di BELI grezze (legno simile allo Zebrano)
Tavole legno di CASTAGNO

Tavole legno di CEDRO

Tavole legno di CILIEGIO AMERICANO

Tavole legno di CIPRESSO

Tavole legno di DOUGLAS

Tavole Legno di EBIARA grezze

Tavole legno di FAGGIO

Tavole legno di FRASSINO

Tavole legno di HEMLOCK

Tavole legno di IROKO

Tavole legno di LARICE

Tavole legno di MERANTI

Tavole legno di MOGANO

Tavole legno di NOCE BAHIA ABURA

Tavole legno di NOCE NAZIONALE

Tavole legno di OKOUMÈ

Tavole legno di PINO

Tavole legno di ROVERE

Tavole legno di TEAK

Tavole legno di TIGLIO

Tavole legno di TULIPIER

Tavole legno di ULIVO

Tavole legno di YELLOW PINE

Categorie:A20.02- Sketches for Dialogare con la materia, D30.07- Legno
Rispondi