Guida di Belgrado

Belgrado è stata una delle città in maggiore ascesa fra le mete turistiche del 2018. Lo decreta fra l’altro anche il New York Times, che la inserisce nella classifica dei “52 places to go” dell’anno, i 52 posti imperdibili del 2018.

Europea, balcanica e soprattutto serba: per capire Belgrado bisogna salire sulla collina della sua antica fortezza, il Kalemegdan. Da qui si domina il paesaggio, quello formato dal placido scorrere dei fiumi Danubio e Sava, mentre la collezione di carri armati in mostra tra le forti mura racconta del recente e turbolento passato di questa città. E sentirsi come in uno dei film di Emir Kusturica non è difficile. Fondata come Singidunum in età classica, Belgrado è stata abitata da celti, greci e infine romani, i primi a fortificare la collina del Kalemegdan. Sono poi passati di qui, quasi sempre a seguito di conflitti sanguinosi, unni, avari, bizantini, bulgari, serbi, ungheresi, austriaci e turchi ottomani, che tennero la città fino al 1867. Passata attraverso le distruzioni della Prima guerra mondiale, l’occupazione nazista durante la Seconda, i bombardamenti Alleati e la “ricostruzione” del periodo sovietico, la capitale della Serbia ha infine visto i bombardamenti della Nato nel 1999. Ora, la Storia sembra aver voltato pagina e questa città di 1.700.000 abitanti è pronta a integrarsi in Europa.
Forse è proprio per il suo passato travagliato che Belgrado non è stata ancora scoperta dal turismo di massa. I viaggiatori possono così immergersi totalmente nella vita dei belgradesi, tra mercatini e moderni mall, caffè con musica zigana e una frizzante vita notturna, per poi ritrovarsi tutti a passeggiare sulla collina del Kalemegdan.

Sono stati numerosi i popoli che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo di questa città, tra cui Celti, Slavi, Romani, poi Bisanzio, gli Asburgo e gli Ottomani: ecco perché Belgrado ha mille contraddizioni e testimonianze di abitudini tutt’ora presenti.

Punto d’incontro fra l’Europa dell’Est e dell’Ovest, tra il Nord e il Sud, Belgrado è una città abitata da circa un milione e 600mila abitanti che merita una visita. Il centro storico, dove si concentrano le principali attrazioni, è visitabile a piedi.

1 – Piazza della Repubblica

La principale piazza della città è stata inaugurata nel 1866. Qui sorgeva anticamente la Porta di Costantinopoli, la cosiddetta Stanbol Kapija. Costruita dagli austriaci nel XVIII secolo, prendeva il nome dalla strada che partiva proprio da questa porta, che permetteva di raggiungere la città Turca. La porta Stanbol è tristemente nota in quanto proprio di fronte venivano effettuate, da parte delle autorità ottomane, le esecuzioni nei confronti dei Serbi tramite una pratica molto cruenta: l’impalamento. Nella piazza sorge anche il teatro Nazionale, risalente al 1869, e la statua del principe Mihailo III.

2 – La Fortezza

Risalente al II secolo, la Fortezza fu eretta per la protezione della cittàdagli attacchi esterni. Ad oggi ospita il Museo storico di Belgrado e ne rappresenta il passato, custodendo le testimonianze di tutti gli scontri che la città ha subito, le distruzioni e gli attacchi da parte dei Goti e degli Unni, agli Avari e gli Slavi.

3 – Tempio di San Sava

Si tratta della più grande chiesa ortodossa del mondo, situata nel distretto Vracar.

Oltre a rappresentare un punto di riferimento religioso, è anche una delle strutture più importanti e suggestive della città. Ha origini molto antiche, risalenti al periodo della dominazione ottomana, e fungeva da rifugio per quanti volevano continuare a professare la religione ortodossa.

4 – Museo Nikola Tesla

È il museo dedicato al celebre fisico serbo Nikola Tesla, che custodisce tutto ciò che lo riguarda, ovvero premi, documenti, articoli, disegni, foto e progetti mai realizzati. Durante la dittatura di Tito non era stato concesso di celebrare il fisico ed alcuni di questi cimeli erano rimasti negli Stati Uniti. Alcuni progetti sono tuttora in mano alla CIA.

5 – Ada Ciganlija, La Spiaggia di Belgrado

Chiamata anche “spiaggia di Belgrado“, è una vera e propria attrattiva per i turisti. L’isola di Ada Ciganlija si trova lungo il fiume Sava ed è un’oasi artificiale con bellissime spiagge. A soli quattro chilometri dal centro della città, attira non solo i turisti ma è una meta preferita anche dai cittadini, soprattutto in estate.

6 – Piazza Terazije

Più uno slargo che una vera e propria piazza, questo punto della città ospitava, fino ai primi anni dell’Ottocento, la struttura di distribuzione idrica costruita dai Turchi. È una zona di Belgrado molto elegante e curata, ideale per lo shopping di lusso grazie alla presenza non solo dell’Hotel Moskva, il più prestigioso hotel cittadino, ma anche per negozi di brand come Emporio Armani, MaxMara e Burberry. È inoltre possibile concedersi una pausa deliziosa in uno dei ristoranti o delle pasticcerie che affacciano sulla piazza.

7 – Museo Nazionale di Serbia

Si tratta di una delle istituzioni più antiche di Belgrado e ospita oltre 400.000 opere d’arte di artisti nazionali e internazionali. Notevoli sono proprio le collezioni estere, presso questo Museo si può anche ammirare il “Ritratto di uomo” di Amedeo Modigliani, del valore stimato di 25 milioni di Euro. Ampia è anche l’area dedicata alla numismatica. Noto per la sua biblioteca di carattere tecnico e per un importante centro di restauro e conservazione di volumi antichi, il Museo conserva il “Vangelo di Miroslav“. Si tratta di un testo risalente al XII secolo, scritto in serbo da due monaci nel periodo tra il 1180 e il 1191, considerato uno dei più antichi manoscritti della cultura nazionale ma anche il più bel manoscritto in cirillico del mondo.

8 – Skadarlija

È l’antico quartiere bohemien della città, la cui costruzione risale alla fine del XIX secolo. Nonostante abbia oltre 130 anni, è rimasto invariato e non ha risentito di ammodernamenti e cambiamenti. Spesso paragonato al quartiere Montmarte di Parigi, è stato un punto di ritrovo per molte personalità della scena culturale di quegli anni. È molto frequentato sia dai turisti (il quartiere si trova nei pressi del Teatro Nazionale e dell’Operetta) che da artisti, poeti e scrittori che ne affollano i piccoli bar-ristoranti.

9 – Splav

Avete mai sentito parlare dei celebri locali galleggianti di Belgrado? La città è famosa in tutta Europa per la sua vita notturna particolarmente vivace ed economica.

10 – Casa dei Fiori

Collegata al Museo della Storia jugoslava, la cosiddetta Casa dei fiorialtro non è che un mausoleo che ospita le spoglie di Josip Broz Tito. Costruita nel 1975 ed adibita inizialmente a residenza del dittatore, ad oggi rimane uno dei luoghi più visitati da turistiprovenienti dalle ex repubbliche Jugoslave (Slovenia al primo posto). Il funerale di Tito fu il più visitato di un politico nel XX secolo, più di settecentomila accompagnarono la salma con 209 delegazioni provenienti da 128 Paesi del mondo, 31 capi di Stato, 22 primi ministri, quattro re e sei principi

Lingua

Serbo, ma l’inglese è abbastanza diffuso.

Fuso orario

Non vi sono differenze di orario rispetto all’Italia.

Distanza dall’Italia

La distanza in linea d’aria tra Roma e Belgrado è di circa 800 km. Il volo tra le due città dura circa un’ora e mezza. Il viaggio in auto, passando per Trieste e la Slovenia, dura circa 12 ore, per complessivi 1200 km. Il treno Euronight che parte da Venezia passa per Ljubljana e Zagrabia, arrivando a Belgrado in 15 ore.

Moneta

La moneta serba è il Dinaro (RSD). L’euro, che vale circa 100 dinari, può essere scambiato nelle banche, negli uffici postali e presso i cambiavalute autorizzati. A Belgrado sono anche diffusi gli sportelli automatici che accettano carte di credito. Alcuni dei maggiori istituti di credito italiani hanno filiali nella capitale serba.
Occorre fare attenzione alle regole doganali: la valuta estera importata deve essere dichiarata alla dogana al momento dell’ingresso nel Paese, compilando un apposito modulo, pena la confisca al momento dell’uscita. È bene anche conservare la ricevuta di eventuali prelievi di valuta straniera effettuati in Serbia. Esistono anche limiti alla possibilità di importare ed esportare dinari serbi, e limiti nell’importazione di profumi, tabacco e altri prodotti personali.



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