I radicali in cinese (Bùshǒu)
Un radicale (in cinese: 部首; pinyin: Bùshǒu; in giapponese: Bushu; in coreano: Busu; in vietnamita Bộ thủ) è un componente grafico degli Hànzì (汉字, i caratteri cinesi o “sinogrammi”), utilizzato per trovare le parole sul dizionario. Tutti i sinogrammi, sia tradizionali che moderni, sono scomponibili in parti più piccole, che sono proprio i radicali, che quindi formano i “mattoncini” della scrittura, le unità minime. Conoscendo gran parte di queste unità minime e il loro significato, è molto semplice memorizzare i caratteri cinesi.
I radicali danno una indicazione semantica (il significato del carattere) anche se non sempre è semplice capirlo, poiché il significato iniziale dell’ideogramma potrebbe essere cambiato col tempo o essere influenzato dalla storia e cultura del momento. A volte il carattere ha una componente fonetica, una “chiave di lettura” che aiuta a indovinare la pronuncia. Il radicale invece si limita a disambiguare il significato. Il 90% dei caratteri cinesi funziona con questo “principio del rebus”, con cui si possono comporre decine di caratteri avendo una chiave di lettura fissa o un radicale fisso. I radicali, che hanno dato origine a gran parte dei sinogrammi, sono invece derivati da pittogrammi, cioè disegnini stilizzati di oggetti reali. Durante l’evoluzione della scrittura e calligrafia, si sono stilizzati ulteriormente. Un’ultima stilizzazione avviene con alcuni radicali dopo la semplificazione dei caratteri sotto il regime comunista, nella seconda metà del Novecento.
I radicali sono anche utilizzati per classificare nei dizionari i caratteri giapponesi presi in prestito dal cinese, i “Kanji”, e con i loro omonimi coreani, gli “Hanja”, anche se questi ultimi sono poco usati e rimpiazzati dall’hangeul. Gli omonimi vietnamiti, i “Chu nom”, sono oggi in disuso e sono rimpiazzati dall’alfabeto latino.
Non c’è un consenso universale riguardo all’esatto numero di radicali esistenti. In ogni caso, lo standard di fatto è la lista di 214 radicali, su cui la maggior parte dei dizionari si basa. Questo standard, creato nel 1615, fu ufficializzato nel celebre dizionario Kāngxī (康熙字典), compilato a partire dal 1710 e pubblicato nel 1716 (periodo Qīng 清朝). Per questo motivo vengono detti anche radicali Kangxi (in cinese 康熙部首, Kangxi bushou). Sono lo standard anche per i sinogrammi usati in Giappone (kanji, affiancati a katakana e hiragana), Corea (hanja, pressoché sostituiti dall’hangeul) e Vietnam (chu nom, sostituiti dall’alfabeto latino importato dai missionari).
Hanno da un singolo tratto a 17 tratti e alcuni oggi sono caduti in disuso.
Un radicale può apparire in qualsiasi posizione. Per esempio, il radicale 女 (“la donna”) può essere sulla sinistra del carattere 姐, 媽, 她, 好, 姓, o sotto in 妾. Comunque, ci spesso il radicale appare in una certa posizione a seconda della sua funzione: i componenti semantici tendono ad apparire in alto o sulla sinistra. Appaiono leggermente compressi o stilizzati al punto da essere vistosamente alterati. I componenti fonetici/le chiavi di lettura invece appaiono invece sulla destra, sotto o all’interno del carattere se i componenti sono incassati (ex. 问). Ci sono comunque svariate eccezioni, quindi è meglio considerare queste regole più come linee guide.
Radicali e ricerca nel dizionario
La maggior parte dei dizionari, incluso il famoso Shuowen jiezi (说文解字) di Xu Shen (许慎), usa i radicali come metodo principale per identificare i caratteri nel dizionario. Questo metodo, “section-header-and-stroke-count” rielaborato poi da Mei Yingzuo (梅膺祚), cataloga i caratteri a seconda del loro radicale e poi a seconda del numero di tratti. Nel dizionario di Xu Shen, compilato sotto la dinastia Han, i radicali erano 540, poi Mei Yingzuo durante la dinastia Ming li ha ridotti per primo a 214 nel 1615. Questo standard si ritrova nel più celebre Dizionario Kangxi. I passi necessari per trovare un carattere nel dizionario sono i seguenti:
- Dato un carattere, identificare il radicale e contare il numero dei tratti
- Trovare il radicale in mezzo alla lista all’inizio del dizionario; tutti e 214 i radicali sono ordinati per numero di tratti crescente
- Una volta individuato, contare il numero di tratti nella parte rimanente del carattere (la chiave di lettura, se c’è)
- Trovare il carattere in mezzo a tutti quelli che contengono il radicale interessato. Tutte le chiavi di lettura sono ordinate per numero di tratti crescente.
- Una volta trovato, si può apprendere la pronuncia scritta in pīnyīn 拼音, il sistema di romanizzazione più usato del cinese.
Per esempio, il carattere 信 Xìn (“verità”, “fede”, “sincerità”, “fiducia”) ha come radicale 亻 Rén “L’uomo a lato, persona”, composto da due tratti. La chiave di lettura possiede invece sette tratti (言 yán, “discorso, parola, dire”). Per cercarlo nel dizionario bisogna trovare il radicale della Persona nella parte di dizionario con la lista di tutti i radicali (人、木、鸟、日、目、王 …). Una volta trovato, si passa a cercare la chiave di lettura, in mezzo a tutti i caratteri aventi il radicale della Persona (什、但、你、做、住、们、俩、位、件、做、体、低 …) e una chiave di sette tratti (in cui è necessariamente presente 信). Una volta rintracciato il carattere sul dizionario, come già accennato si può leggere la romanizzazione Pinyin, l’eventuale versione tradizionale, il significato e tutti i vocaboli che iniziano con quel carattere.
Lista di Bushou
I radicali sono ordinati per numero di tratti crescente, ma la pulsantiera in alto permette di ordinare la lista anche in base alla romanizzazione, eseguita con il pinyin (che include peraltro la modulazione tonale, fondamentale). Il nome è quello usato in cinese moderno, anche se successivamente le altre lingue hanno adattato il nome (ad esempio, 大 si pronuncia “dà; dài”, mentre in coreano, se non è in isolamento, si pronuncia “dae” /dɛ/). Alcuni radicali possono apparire da soli e sviluppare nuovi significati, altri sono rigorosamente legati. La descrizione[1] spiega il pittogramma originario, il senso e l’eventuale evoluzione di stile, includendo la semplificazione della metà Novecento. Alcuni radicali sono anche chiavi di lettura di altri caratteri e, durante la stilizzazione, possono avere assunto l’aspetto di falsi amici. Si ricorda inoltre che alcuni radicali, da quando i caratteri sono stati semplificati e/o alcune loro varianti sono state epurate, sono caduti in disuso. Ad esempio, il carattere 吹 (chuī), “soffiare”, aveva la variante 龡, epurata. Era uno dei pochi caratteri che conteneva il radicale del flauto 龠 yuè, già raro in passato e oggi in disuso.
Infine, alcune peculiarità di cultura cinese possono aiutare a disambiguare gli utilizzi e i significati che si porta dietro il carattere, oltre che conoscere qualche curiosità appartenente alla cultura cinese. Quelle storiche e arcaiche sono quelle più importanti perché i primi documenti con i pittogrammi, cioè i primissimi sinogrammi, sono i gusci divinatori di tartaruga e le scapole di bue del periodo Shāng (商朝, 1600-1046 a.C.), raffigurati più avanti anche su vasi di bronzo e strisce di seta. Sono quindi nati in epoche remote, in cui il pensiero, le abitudini, il sistema socio-politico e il progresso tecnico erano diversi da quelli moderni.
Radicale | Numerodi tratti | Pīnyīn | Nome del radicale, descrizione e varianti, utilizzo se slegato |
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一 | 1 | Yī | Il tratto orizzontale, il numero uno, il dito indice. Sebbene sia uno dei tratti più basilari della scrittura cinese, è stato inserito tra i radicali del dizionario Kāngxi per errore. Si traccia sempre da sinistra a destra. Se riferito al numero “uno”, rappresenta un dito indice alzato. I cinesi peraltro indicano il numero uno con l’indice ma, se enunciano gli elementi di una lista, possono partire a contare dal mignolo, alla maniera degli inglesi.Con il significato di “uno”, si può scrivere nelle frasi.
Tecnicamente, nessun carattere sarebbe classificabile sotto questo radicale. Nei fatti, svariati caratteri vengono sistematizzati con questo e altri radicali aggiunti per errore, come ad esempio 丁, che in realtà rappresenta un chiodo. Questi tratti minimi, insieme a tanti altri tratti basilari, sono i movimenti base effettuati con oggetti per scrivere per disegnare i sinogrammi. Il “numero uno” è semplicemente il suo nome e il significato nel suo utilizzo pratico da solo, ma in ogni carattere e pittogramma ha un suo significato. Per esempio, in 大 rappresenta le mani distese di un uomo con le gambe divaricate, mentre in 丁 rappresenta la capocchia oggi molto stilizzata del chiodo. |
丨 | 1 | Gùn | Il tratto verticale, il bastone. Sebbene sia uno dei tratti più basilari della scrittura cinese, è stato inserito tra i radicali del dizionario Kāngxi per errore. Rappresenta un ramo sfrondato messo in verticale. Poi il significato è passato ad indicare il bastone. Si traccia sempre dall’alto verso il basso. Appare sempre legato.Tecnicamente, nessun carattere sarebbe classificabile sotto questo radicale. |
丶 | 1 | Diǎn, Zhǔ | Il punto, la goccia. Sebbene sia uno dei tratti più basilari della scrittura cinese, è stato inserito tra i radicali del dizionario Kāngxi per errore. Il suo significato può variare parecchio in base al carattere e può presentare leggere variazioni nell’angolazione. Tecnicamente, nessun carattere sarebbe classificabile sotto questo radicale.Può raffigurare:
gocce d’acqua, di alcol, di pioggia, acqua fangosa o altri liquidi ancora (氵,酒,雨 / 雷 / 漏 / 雲,泥), striature di ghiaccio (冫,冬 anche se in origine il carattere era una corda con un nodo alle due estremità, oggi 终), fiammelle (火,灬,炎,烦,赤,光,主), una pinna di pesce ritratto in verticale (魚), i tratti che stilizzano una canna fumaria sopra un fuoco (黑), corna di bue-cervo-capra (牛, 告, 鹿, 羊, 羔, mentre in 丽 si raffigurano le due corna di un cervo e in 龙 il corno di un drago), aromi nel vino di miglio sacrificale (鬯), un occhio e la cresta/ciuffo di un pennuto (鸟, 鸡, 鹅, 乌, 鸽, 岛), chicchi di riso (米), chicchi di grano conservati in un granaio dal doppio muro (墙), un piede 止 stilizzatosi in cima al carattere (前), il sostegno di un grosso tamburo o calderone o gruppo di tamburi o una coppa (壴, 鬲, 乐, 豆), un manico (亠), una coda di coniglio e cane (兔, 犬), i denti di un felino (豸), granelli di sale (鹵), zampe di un uccello, un cavallo, un topolino, un orso e una gazza (鳥, 馬, 鼠, 熊; nel caso della gazza, 寫 / 写 , il carattere oggi significa “scrivere” perché, se la gazza ruba oggetti e li mette al sicuro nel suo nido, scrivere significa mettere al sicuro i pensieri sulla carta, da dove non possono sfuggire), capezzoli femminili (母), un’impronta (辶), le antenne di un mollusco che esce dalla conchiglia (貝), una biforcazione (丫), minerali sottoterra (金), filamenti di seta ( 糹), un virgulto (瓜, 先, 生 che si ritrova stilizzato in alto in 青), crepe su un guscio divinatorio di tartaruga messo sul fuoco (卜), le arterie di un cuore (心, 忄), un dito sopra il naso per indicare se stessi (自), due persone che dibattono (办, in origine 辦), radici (茶 tenendo peraltro presente che il carattere in basso è una variazione di 木, come anche succede in 杂), due canne di bambù stilizzate (笛, 笙, 竿, 箩, 筐, 管, 笠, 箱), la cima di una torre (高/髙 e 京), la cima di una capanna (向, 家, 官, 字 e 六 oggi diventato il numero sei e 定, la cui parte inferiore in origine era 正), la testa di un uomo (立),un superiore offeso da una persona di livello inferiore (辛, dove i due tratti in cima originariamente erano 上), un tratto per disegnare un bozzolo di baco da seta (厶) o un oggetto che viene diviso (公, 小, 尖) o l’anta di una porta a un battente solo (户, che in alcune grafie arcaiche appare come un tratto orizzontale) o una falce di luna (夕,多,名,夜) o il tratto che disegna la bocca di una caverna da cui esce un uomo in alto (去) o un verme/serpente (虫 da non confondere con la parte alta di 贵, che rappresenta un cesto) o un pezzo di cinabro dentro l’ingresso quadrato e visto dall’alto di una cava (丹, che si ritrova stilizzato nella parte bassa di 青), un bastone (尤, 父), dei granelli di sabbia (少), il dardo di una balestra (弋), una punta di lancia fissata in cima ad una scure (戈, 我, 找; in 贱, 钱 e 线 c’erano in origine due 戈 l’uno sull’altro), una goccia di sangue che trabocca da un vaso (血), un frammento di giada o ambra (玉, 国), il tetto spiovente di una casa (尚,常 in cui la parte inferiore rappresenta un vessillo che ondeggia incessantemente nel vento), parole che escono dalla bocca (说,兑), un uomo in un nascondiglio (亡, in origine 兦), un tratto che disegna il guinzaglio legato al collo di un cane (发), piume (习, 羽, 飞, 美 in cui raffigura le piume di pavone su un copricapo o corna decorative), artigli o una mano che sradica un vegetale (菜), due cardini oppure dei trattini per raffigurare una enorme porta (京, la cui parte alta come già visto è una contrazione di 高, “torre”), dei tratti per disegnare una barca (舟, il cui tratto in alto raffigura il remo anteriore), una rete con una conchiglia al suo interno (买; in 卖 la parte superiore è una semplificazione di 出), un’anta/battente di una porta originariamente a due battenti (门, semplificazione di 門), uno schizzo d’acqua (永), una linea per indicare l’eccesso, poi stilizzatasi in un punto (太), la testa di una donna incinta (身), un raggio di sole che indica il colore bianco e il candore (白, che in origine raffigurava complessivamente una fiammella), fiocchi di neve insieme a una scopa (雪), chicchi di grandine (雹), due persone sotto un ombrello (伞), un puntino per disegnare un carattere semplificato i cui componenti sono bilanciati tra loro (义, semplificazione di 義), delle persone accalcate (佥), un tratto orizzontale che indica il concetto di unità temporale (今, oggi stilizzatosi in un punto in svariate calligrafie; in 念 indica unità di passato e presente perché qualcosa viene rivissuto con nostalgia), le orecchie di un qualunque animale domestico (兽), due mani di soldato che reggono un’ascia (兵), un tratto che disegna un ramo di nocciolo flessibile per fustigare (亲 nel sinogramma 新), i piedi di un orso (熊, la cui chiave di lettura 能 significa “orso” ma in passato era il pittogramma di un orso in piedi, simbolo di forza e capacità), le teste di due persone l’una di fianco all’altra (并,並,竝), un’arma in mano (守), la coda di una rondine mentre plana (燕, dove 口 indica il corpo, 北 le ali e 廿 il becco), due pietre montate su un bastone a forma di Y usato come arma (单, semplificazione di 單), due fiammelle di un candelabro dal lungo manico retto in mano (對, oggi 对), due frecce con le punte verso il basso inserite in un contenitore ovale (晋), una mano su un cesto di riso (稻, il cui radicale del miglio in origine era una bandiera nella parte alta del sinogramma per indicare il vento in cui si battono i chicchi), la doppia anta di una porta sbarrata da due pali legati (关, semplificazione di 關), una mano che trascina un elefante di cui si vedono le quattro zampe (爲, oggi 为), gocce d’acqua che colano da un mestolo dal lungo manico (必), dei tratti per disegnare i piedi di una persona inquadrata dall’alto e seduta con un vaso sacrificale d’argilla (登, che in origine aveva nella parte inferiore le due mani), la cima di un altare sacrificale costituito da una tavola sorretta da tre pali di legno (帝), due mani che sostengono un rotolo di listelli di bambù rilegati (典), la cima di una giara di vino sacrificale messa su un tavolo (奠), una mano con un oggetto fragile dentro (叉, che in passato indicava il concetto di fare errori), l’albero da cui si erge il sol levante (東/东, che in origine indicava un sacco chiuso da due estremità), il concetto di “movimento/allontanamento/caduta libera” sopra una bestia selvatica (㒸, che riprende il pittogramma del maiale), dei tratti che disegnano un telaio\rastrelliera con della seta intrecciata sopra (尔, in origine 爾), un oggetto dentro un piatto (凡), una mano di soldato che cattura un uomo (孚), due uova disegnate nel sinogramma “incastro a tenone e mortasa; alba” (卵: le galline fanno le uova al mattino), il tratto che disegna dall’alto la strada che porta a una veranda (良), il corpo di un bambino disegnato a testa in giù (育, capovolgimento di 子), un virgulto che sbuca in un campo o giardino (甫, che in in origine era 田), due mani che reggono un oggetto quadrato (共), l’ingresso di una valle (谷), la testa di un maiale messo in verticale (亥), una freccia in una borsa (函), una punta di freccia (矢; 侯, in origine 矦), la forma panciuta di una caraffa o teiera (壶), due coppie di mani che reggono un oggetto (兴), il sostegno di un contenitore di cibo con una persona affamata e inginocchiata vicino ad esso (即, in più in 既 gira la testa perché è sazia), un pezzo di carne messo su un altare sacrificale a tre gambe da una mano (祭), due persone di fianco a un uomo di grosse dimensioni (夹, in origine 夾), un uomo che si specchia in una bacinella d’acqua (监, in cui i due tratti verticali sono una stilizzazione dell’occhio chino e rigonfio 臣) ecc… In uno degli esempi più complessi , 学 (“studiare”), i punti sono usati per semplificare la versione tradizionale, 學 . Il carattere originale indica due mani che manipolano i listelli in bambù di un abaco. Il punto appare sempre legato. |
丿 | 1 | Piě | Il tratto ricurvo a sinistra. Sebbene sia uno dei tratti più basilari della scrittura cinese, è stato inserito tra i radicali del dizionario Kāngxi per errore. In generale, in base al font e alla posizione nel carattere, questi tratti fondamentali possono subire lievi alterazioni, come in 少 . Appare sempre legato.Tecnicamente, nessun carattere sarebbe classificabile sotto questo radicale. |
乙 | 1 | Yǐ | Il tratto ricurvo a destra, la seconda posizione, il secondo tronco celeste, il falcetto. Sebbene sia uno dei tratti più basilari della scrittura cinese, è stato inserito tra i radicali del dizionario Kāngxi per errore. Sarebbe un falcetto con la lama ricurva e una piccola impugnatura in legno. Seconda un’altra interpretazione, è un germoglio che emerge con difficoltà dalla terra. Le varianti del tratto ricurvo sono 乚 ⺄ 乛 e quella che appare nel carattere 九 . Inoltre il tratto piegato 乛 in taluni caratteri appare più volte di fila, come in 乃 . Può apparire nelle parole cinesi è significa “secondo” (è una grafia fissa e alternativa di scrivere gli ordinali nel cinese di registro elevato) o “secondo tronco celeste”. I 10 Tronchi Celesti 天干, sono un antico modo cinese di suddividere il tempo. Fanno parte del calendario lunare tradizionale e si combinano con i 12 rami terrestri 地支 per formare cicli di 60 anni.Tecnicamente, nessun carattere sarebbe classificabile sotto questo radicale. |
亅 | 1 | Juē | Il gancio, l’uncino, il tratto uncinato. Sebbene sia uno dei tratti più basilari della scrittura cinese, è stato inserito tra i radicali del dizionario Kāngxi per errore. È una linea dritta scritta con un tratto più morbido, con l’uso dei pennelli con la peluria di animale. Poi il tratto è evoluto in un uncino. sempre legato.Tecnicamente, nessun carattere sarebbe classificabile sotto questo radicale. |
二 | 2 | Èr | Il numero due, duale, doppio, secondo. Si scrive raddoppiando il numero “uno”. Può apparire da solo. I numeri “uno, due, tre” sono 一, 二, 三 e anticamente il numero quattro, oggi 四, era scritto 亖 .Appare come chiave di lettura nel carattere 仁, che indica la “benevolenza, umanità” (cioè “un uomo che vale due”). È uno dei concetti cardine del Confucianesimo, la filosofia che elaborò Confucio (孔夫子). Per creare degli uomini perbene che si dibattono per una società giusta (che nella sanguinosa epoca in cui visse mancava), la benevolenza verso il prossimo e la pietà filiale verso i superiori e l’obbedienza degli inferiori erano fondamentali. Sebbene ciò sia uno dei pilastri portanti del suo pensiero, in realtà è molto più ampio e complesso.
Compare nel carattere 些 che indica non a caso una quantità plurale, “alcuni”, “un po’ di…” riferito a quantità non modeste. “Due” non va confuso con 两, che ha lo stesso significato ma indica la quantità. Non va nemmeno confuso con 双, che indica la ” coppia di…”. |
亠 | 2 | Tōu | Il coperchio. È un coperchio che col tempo si è appiattito di forma. Nella fase finale si è aggiunto il pomello in alto. È un radicale sempre legato. Compare ad esempio nel carattere 亩 per indicare il mu, un’antica misura per il terreno.In alcuni caratteri è un falso amico di 衣 perché quest’ultimo indica il vestito. Semplicemente, il carattere 衣 si è “aperto” in due per poter ospitare un secondo componente al suo interno. Un esempio è il carattere 壤 che indica il terriccio/la terra/il terreno o il carattere 衮, che indica il vestito di grosse dimensioni usato dai nobili (公) durante i sacrifici. |
人 | 2 | Rén | L’uomo, la persona. Il pittogramma sulle ossa sacrificali Shāng e i vasi di bronzo Zhōu raffigura un uomo in posizione laterale e con un braccio alzato. Poi la rappresentazione passa a frontale e si mettono in evidenza le gambe divaricate, segno di fierezza e autorità. A fianco del carattere si scrive 亻e si chiama “l’Uomo a lato“. Può apparire anche sopra la chiave di lettura come 𠆢 e si trova raddoppiato solo in 从. Si può usare da solo.In alcuni caratteri come 旗 e 旅 appare una forma vagamente simile a 人 ma in realtà si tratta del drappo svolazzante di una bandiera. In 年 invece indica un fascio di grano trasportato sulla schiena di un uomo.
Due caratteri celebri in cui compare sono 你 e 他. Nel primo la chiave di lettura è 尔 che significa “tu” in cinese arcaico e tutto il carattere significa “tu” in cinese moderno: letteralmente si disegna una persona accanto al carattere che già indica il concetto di seconda persona. Nel secondo, il radicale della persona si scrive accanto al disegno stilizzato di un serpente (che è anche 它 e 巴) per indicare “lui”, una terza persona, ma anche “gli altri” (其他人). Il serpente starebbe a indicare questo senso di distanza perché è un animale completamente diverso dall’uomo, qualcos’altro. |
入 | 2 | Rù | Entrare. È un albero che espande due radici nel terreno. Si può trovare da solo e significa anche “unirsi/congiungersi a” (ex. un’organizzazione). |
八 | 2 | Bā | Il numero otto, la divisione. Il primo significato è quello attuale. È inoltre curioso notare come in numero otto si indichi chiudendo la mano a pugno e sollevando pollice e indice. Questa forma ricorda il radicale quando è posto in alto ad alcuni caratteri: 丷. Anticamente indicava il numero otto, ma questo modo di rappresentarlo è in disuso. In alto ad altri caratteri appare invece invariato, ex. 分. Curiosamente, anche quello che oggi è il numero sette, 七, in passato significava “tagliare” e infatti si ritrova nel carattere 切, che ha questo significato. |
冂 | 2 | Jiōng | La campagna, lo spiazzo, il deserto, lo spazio vuoto. È uno spazio aperto, delimitato con due linee verticali e una orizzontale in mezzo. Nella versione attuale, ha solo due tratti. In alcuni caratteri con la chiave di lettura incassata si apre leggermente (ex. 周). “Campagna” è il significato più arcaico. Non si usa da solo. |
冖 | 2 | Mí | Coprire. È un oggetto morbido, forse un asciugamano con cui i contadini cinesi si coprivano il capo, che pende da due parti. la forma arcuata del radicale si è poi squadrata e appiattita. È sempre legato.Un famoso carattere in cui appare è 写, anche se in origine era il disegno di una gazza sotto un tetto. |
冫 | 2 | Bīng | Le due gocce d’acqua, il ghiaccio. È una superficie di acqua ghiacciata, con due crepe o venature. Erano due 人 l’una sull’altra, poi stilizzate in due trattini. È sempre legato. |
几 | 2 | Jī | Il tavolino. È una tavola con due gambe. Inizialmente il pittogramma aveva le forme molto sinuose, poi si è squadrato. I tavolini in principio erano mobili per lavorare, poi sono diventati dei pezzi di arredamento lussuosi e decorati nelle case degli abbienti, spesso usati per poggiarci piante, bonsai e servizi da tè (茶, scoperto in Cina ed esportato in India, Giappone, Inghilterra, America…) o usati come scrivania. Nella Cina antica, si potevano formare gruppi di 5 tavolini uniti.Nel cinese moderno si può usare da solo con il significato di “alcuni, un po’ di; quanti?” riferito a modeste quantità.
Il tavolo invece si indica con il carattere 桌. Il carattere 凡 è un falso amico perché il pittogramma raffigura un piatto con un oggetto al suo interno. Anche 风 è un falso amico perché è una vela gonfiata dal vento. |
凵 | 2 | Kǎn, Qū, Qiǎn | La buca. È il disegno frontale di un largo buco nel terreno. Inizialmente era tondeggiante, poi si è squadrato.Un esempio di utilizzo è il carattere 凶 , che stava a indicare una trappola e oggi indica il concetto di “sfortunato; terribile”. |
刀 | 2 | Dāo | Il coltello, la spada, la lama. È sia un utensile da lavoro sia una spada. In generale, le armi da lancio (frecce, giavellotti…) e da contatto (spade, asce…) erano molto importanti prima dell’utilizzo della polvere da sparo durante la dinastia Song. Quest’ultima, scoperta in Cina da alcuni alchimisti nel IX° secolo, fu impiegata per costruire delle bombe e, più avanti, le prime pistole. Durante il periodo di guerra delle “Primavere e Autunni” inoltre si era sviluppato un filone letterario composto da trattati di strategia militare. L’opera più famosa della “Scuola degli Strategici”, molto letta in Cina e applicata a tutti i settori della vita incluso il marketing, è “L’Arte della Guerra” di Sūnzi, detta anche “I 36 Stratagemmi”. Oggi il radicale sta pure a indicare l’omonima posata. Il disegno, molto generico, raffigura un manico con la lama un po’ ricurva. Il radicale, se compare a destra della chiave di lettura, si disegna [–刂], stilizzato, e si chiama “il coltello a lato“. Un esempio è il carattere 别 (“separare, allontanarsi”), che rappresenta un osso e un coltello che separa la carne dall’osso. Se in alto, si schiaccia diventando ⺈ ma nel carattere 危, che indica il pericolo, raffigura un uomo piegato mentre si sporge da un precipizio e in 鱼 disegna il muso del pesce. Una versione calligrafica, anomala e molto rara del coltello a lato si trova nel carattere 师 (semplificazione di 𠂤, forse un cumulo di terra per indicare un accampamento/fortino, in 師), 班 (in cui per davvero indica una lama), 辨 e 狮. |
力 | 2 | Lì | La forza, la potenza, l’energia. Rappresenta un grosso muscolo legato all’osso da un nervo. Secondo altre interpretazioni, è un uomo ricurvo che, sotto sforzo, infila una zappa nel terreno. Con meno probabilità, è un braccio steso che si sforza, mostrando il bicipite rigonfio. |
勹 | 2 | Bāo | Abbracciare, avvolgere. Raffigura un uomo che si piega su sé stesso per abbracciare un oggetto. Nel carattere 包, che oggi indica la borsa, era una placenta chiusa intorno a un feto. Questo significato si è conservato nel carattere 胞 . |
匕 | 2 | Bǐ | Il cucchiaio, il mestolo, il pugnale, la daga. È un cucchiaio in porcellana, dal manico corto riconoscibile in alto. Gli altri due significati più arcaici hanno in comune coi primi due il concetto di manico e impugnatura. |
匚 | 2 | Fāng | Il baule. Il carattere deriva forse da un tronco scavato per ricavarci una canoa. |
匸 | 2 | Xǐ | Nascondere. Rappresenta un baule con un lato mancante o una stoffa arrotolata o una coperta imbottita per nascondere un oggetto. |
十 | 2 | Shí | Il numero dieci. È una linea verticale con un punto in mezzo, evoluto poi in una linea orizzontale, che sta ad indicare il concetto di “limite”: il 10 è il massimo numero indicabile con le mani. Nella comunicazione non verbale, il numero dieci si indica accostando i due indici fino a formare una croce. Si può usare da solo. |
卜 | 2 | Bǔ | La divinazione, la profezia. Rappresenta una crepa orizzontale che si unisce ad una crepa verticale su un osso di bue o un guscio di tartaruga. È un riferimento alle scapulomanzie, grazie a cui sono nati i primissimi pittogrammi. Durante gli albori della civiltà cinese, per predire il futuro si incidevano dei pittogrammi sopra i gusci di tartaruga o le scapole di bue e si mettevano a crepare sul fuoco. In base all’andamento delle striature e ai caratteri colpiti, si eseguiva una divinazione. In cima ad altri caratteri, il radicale si schiaccia diventando⺊ (ex. 卡).Si può usare da solo con il significato di “scegliere” ma è formale e si riferisce indirettamente all’atto di compiere una scelta dopo avere compiuto una divinazione per orientarsi meglio. Un modo di scegliere simile nella cultura cinese è usato dal Fengshui, che si basa sulla credenza che una casa costruita in un certo posto e in un certo modo può dare disturbo o no all’armonia cosmica (geomanzia).
Nel carattere 卓, che indica il concetto di “alto”, sarebbe un uccellino con sotto una rete che cerca di catturarlo. |
卩 | 2 | Jié | Il sigillo, l’autorità. Rappresenta un funzionario di profilo, inginocchiato e con il suo sigillo, cioè una metà di piastra fatta in legno o giada. Il secondo pezzo era di proprietà dell’imperatore e serviva per l’identificazione. Il sigillo era autentico se le due metà combaciavano. Ha più varianti nei caratteri: col tratto finale ripiegato ⺋ o con la riga verticale allungata, ex. 报 o compresso in basso comeㄗ ex. 爷爷 (il “nonno”, colui che ha l’autorità sul padre di famiglia in quanto quest’ultimo è meno anziano).In caratteri come 服 e 报 è un falso amico perché indica uno schiavo in ginocchio ritratto di profilo mentre è tenuto inginocchiato da una mano destra in basso. |
厂 | 2 | Hàn | Il dirupo, il burrone, la rupe, il pendìo. È un dirupo visto di lato. Si può usare anche da solo e significa “fabbrica“. In alcuni caratteri si può trovare con il primo tratto in alto incurvato, ⺁. |
厶 | 2 | Sī | Privato. È il pittogramma di un baco da seta che sta per rinchiudersi in un bozzolo, prima a forma di “U” e poi diventato squadrato.Nel carattere 私, che conserva il significato originale, sta ad indicare il grano esente dalle tasse, ad uso “personale”. Questo stesso carattere è molto usato in giapponese, si legge “watashi” e significa “io” in tono piuttosto formale. |
又 | 2 | Yòu | Mano destra, la ripetizione, di nuovo. È la mano destra stilizzata, aperta per afferrare un oggetto. Si può usare da solo come avverbio, “nuovamente”. |
口 | 3 | Kǒu | La bocca, il foro, l’apertura. Raffigurava una bocca spalancata in un sorriso, vista frontalmente. Poi si è squadrata. Si può usare da solo e indica una vasta gamma di significati (“bocca, foro, taglio, strappo, buco, apertura, entrata, tasca, classificatore per pozzi, membri della famiglia, maiali, coltelli, boccate d’aria e fumo, morsi di cane…”) e, come radicale, si usa anche in molti suoni onomatopeici.Nel carattere 吕 è un falso amico perché rappresenta due vertebre l’una sull’altra. In 品 può indicare sia una matassa di bocche che urlano al mercato per indicare i prodotti sia, secondo un’altra interpretazione, tre ciotole oggi squadrate e inquadrate dall’alto. |
囗 | 3 | Wéi | Il recinto, la recinzione, il confine. È un recinto visto dall’alto. In origine non appariva perfettamente squadrato. |
土 | 3 | Tŭ | La terra, il suolo, la polvere. Il tratto in alto rappresenta la crosta terrestre, quello in basso il sottosuolo roccioso, il tratto in mezzo è tutto ciò che si trova in mezzo e, occasionalmente, affiora a livello del terreno.Il concetto di “polvere” era applicato dai buddisti al mondo intero, considerato una breve illusione costellata da beni caduchi e corruttori. Era presente nei romanzi e novelle influenzate da tematiche buddiste. Ad esempio, in un noto romanzo cinese, “Il Sogno della Camera Rossa” (红楼梦) di Cao Xueqin (曹雪芹), il mondo viene definito “polvere rossa”. La parola si può usare da sola.
Nel carattere 去 è un falso amico perché e la stilizzazione di un uomo mentre esce dalla bocca di una caverna. |
士 | 3 | Shì | L’intellettuale, lo studioso, il letterato, il burocrate, l’ufficiale, il soldato, l’esperto/lo specialista. Il pittogramma unisce il numero dieci al numero uno in basso. L’intellettuale, colui che sa leggere, scrivere i sinogrammi, contare e ha una cultura è una persona che vale dieci: nella Cina antica non esisteva l’educazione di massa e gli intellettuali erano una vera e propria élite. Gli alfabetizzati potevano quindi entrare nell’apparato amministrativo partecipando agli esami imperiali, in cui si saggiava la conoscenza del candidato dei testi classici confuciani. Secondo altre interpretazioni, è “una persona dall’intelligenza e carisma rari, uno su dieci”, “uno che comanda/è alla testa di dieci” o “uno che conosce parecchie cose, dieci”. È anche la “guardia del corpo”, un pezzo negli scacchi cinesi. In giapponese il carattere poi indica “un militare alla testa di dieci”, il Samurai.In alcuni caratteri, come 华, si tratta di un falso amico perché ad esempio, in questo preciso contesto, è la stilizzazione di un germoglio 屮 . |
夂 | 3 | Zhì | Seguire. Raffigura un uomo che cammina seguendo le tracce lasciate da un altro.In parecchi caratteri, come ad esempio 改 e 教, è una stilizzazione di una mano che regge un bastone, che spesso indica l’autorità o, nel carattere 敲 (presente con la grafia originale), l’atto di bussare. |
夊 | 3 | Suī | Le gambe incatenate, trascinarsi, la tenacia. Rappresenta le gambe di uno schiavo o prigioniero legate da delle pesanti catene, rappresentate da un tratto poi trasferitosi in cima al carattere. Per spostarsi, deve trascinarsi con tenacia. Poco oltre il tratto, sporge un pezzo di carattere. |
夕 | 3 | Xī | La sera. È una luna incompleta, con una parte nell’ombra. La luna, in principio una falce chiusa, nella versione attuale appare una forma aperta: il puntino all’interno e il tratto lungo in basso erano incollati.Un esempio è la coppia di caratteri 夗 / 宛, che indicano un corpo sdraiato in un momento temporale databile verso sera. Indicano entrambi il concetto di “curvo, piegato”. |
大 | 3 | Dà, Dài | La grandezza. È un uomo con le braccia stese e le gambe divaricate. Sta ad indicare quindi “grosse dimensioni”, una grossa estensione nello spazio, vastità, larghezza, enormità. In parecchi caratteri non significa “grande”, ma è il disegno di un uomo. Semplicemente, invece di 人 si è preferita la grafia 大. Un esempio è il carattere 天, che è un uomo con la testa prima quadrata e poi assottigliata in una linea orizzontale per indicare il cielo, tutto ciò che sta sopra la testa di un uomo.In 莫 è un falso amico perché è la stilizzazione di un paio di ciuffi d’erba, presenti anche in alto al carattere.
Nella parola 大夫, “dottore”, si legge “dai4”. |
女 | 3 | Nǚ | La donna. Rappresentava una donna col capo chino e le mani nascoste nelle ampie maniche, segno di sottomissione nella Cina antica. Poi è diventata un ritratto di profilo mentre è inginocchiata. La donna era generalmente considerata un angelo del focolare nell’antica Cina, solo le donne d’élite potevano ricevere un’educazione e di rado potevano muoversi fuori di casa se i loro piedi erano stati fasciati sin da piccoli. La pratica delle fasciature ai piedi (“piedi loto d’oro”) ne riduceva le dimensioni incurvando l’osso. Venivano considerati attraenti. Sono stati vietato dalla Costituzione nel 1949, dopo che Mao Zedong sconfisse i nazionalisti e fondò la Repubblica Popolare Cinese (中华人民共和国). Nonostante il basso status, le donne erano molto rispettate e nella storia della letteratura sono esistite delle donne scrittrici, come Li Qingzhao, poetessa Song, e Gu Tai Qing, scrittrice del periodo pre-moderno. Paradossalmente, la prima scrittrice donna di cui si ha notizia, Ban Zhao, scrisse nel periodo Han un galateo confuciano per donne. Tra tutti gli imperatori, si contano due note imperatrici: Wu Zetian e la erggente Cixi, che ebbe di fatto tutto il potere nelle sue mani durante gli ultimi decenni dell’impero Qing, nel fine ‘800. Le donne in storiografia erano accusate svariate volte di corrompere un sovrano e decretare la deposizione o rovina di una dinastia. Ad esempio, un famoso aneddoto parla di come la concubina Yang Guifei “corruppe” l’imperatore e mecenate Xuanzong, della dinastia Tang, o di come Mo Xi corruppe Jie, l’ultimo imperatore della dinastia Xià, o di come Daji corruppe Di Xin, l’ultimo imperatore Shang. Il radicale si può usare da solo per indicare una persona di sesso femminile (con gli animali si usa 母).Un celebre carattere in cui si trova è 她, che significa “lei” ed è la controparte femminile di 他. |
子 | 3 | Zǐ | Il figlio, il bambino, il neonato, il primo ramo terrestre. Rappresentava frontalmente un bambino molto piccolo con la testa più grossa del resto del corpo e gli arti piccoli in posizione aperta. Poi si è girato per 3/4 di profilo (nella grafia moderna, ciò non è visibile) ed è stato rappresentato con le gambe in fasce. Il carattere, se a lato del carattere, si stringe: 孩 . Da solo, significa “uomo, bambino” ed è il suffisso per le parole di molti oggetti, ex. 椅子 (sedia). In tal caso, cade il terzo tono e diventa tono neutro. È anche il primo ramo terrestre.Il carattere è molto simile a 了, che indica un bambino a cui sono state fasciate anche le braccia.
Un celebre sinogramma in cui compare il bambino è 字, che indica in generale i caratteri scritti. Questi ultimi preservano un messaggio o un patrimonio culturale nella stessa misura in cui la propria stirpe si preserva mettendo il bambino al riparo sotto il tetto familiare. Un altro e 存, esistere, che è il seme nel terreno da cui partono radici e virgulto (才) con accanto il bambino neonato. La stilizzazione di 才 si ritrova anche nel celebre carattere 在, “trovarsi”. |
宀 | 3 | Miàn | Il tetto. È il ritratto frontale di una capanna, poi rimpicciolita. Il tetto inizialmente aveva due spioventi, poi si è ridotto ad una forma quadrata. In pochi caratteri rimane la versione più arcaica, che incassa gran parte della chiave di lettura, ex. 向. |
寸 | 3 | Cùn | Il pollice cinese, lo cùn, la misura, piccolo, corto. Rappresenta una mano con un trattino sul polso, dove si sentono i battiti. Indica, più precisamente, la piccola distanza tra la mano e il punto del polso da tastare. Da qui, il significato è passato a “pollice/cùn”, un’antica unità di misura cinese pari a 3,33 centimetri.Nel sinogramma 寺, che indica un ufficio del governo imperiale o un tempio religioso, indica una mano (寸) che tira un germoglio (poi stilizzatosi in 土, falso amico di “terra”). Il significato originale si conserva nel sinogramma 持.
Inoltre 寸 si trova pure nel carattere 得, che significa “ottenere”: raffigura un passo in direzione di un oggetto che si profila nel proprio orizzonte visivo (旦) e si afferra con la mano. La prima versione del carattere aveva una mano a sinistra che afferra un oggetto prezioso indicato da una conchiglia aperta a destra. Poi la conchiglia si è chiusa (貝) e c’è stata la sostituzione del radicale e la mano è stata messa sotto la conchiglia. In molti altri caratteri 寸 è sempre una mano stilizzata a pollice cinese, infatti oltre al carattere 得 e 寺 è anche presente in 射 per indicare una mano pronta a scoccare una freccia e in 尊 per indicare due mani (oggi una) che reggono un’anfora di vino con due tratti in più in alto. In 守 invece indica una mano con un’arma in mano e in 專 / 专 indica una mano che gira e rotea un fuso. |
小 | 3 | Xiǎo | Piccolo. È un tratto che divide a metà due parti, che richiamano il numero otto 八, usato anche nel carattere che indica la divisione/parte 分. È quindi un modo per indicare metà di una piccola quantità o “metà di metà”. In cima al carattere si ribalta e comprime in ⺌ tranne nel carattere 少, che in origine era dei trattini che indicavano la sabbia (oggi 沙). Si può usare da solo e, nel cinese moderno, è anche un vezzeggiativo davanti ai nomi propri. |
尢 | 3 | Wāng | Lo zoppo. È un uomo zoppo che si appoggia sulla gamba destra. Molti dei caratteri in cui è presente sono errori nati dal dizionario Kāngxī. Le sue varianti sono 尣, 兀 e quella con una gamba allungata, ex. 沈. |
尸 | 3 | Shī | Il cadavere, il corpo disteso. Raffigura un corpo piegato su sé stesso: rappresenta o un antenato morto da tempo o un cadavere. Secondo un’altra interpretazione, è un uomo seduto e disegnato di profilo (il tratto orizzontale in basso è la coscia stesa su una superficie, mentre la gamba dal ginocchio in giù è il tratto sinuoso a sinistra); il primo tratto orizzontale in alto indica le braccia tese in avanti e la testa è sparita.Il carattere usato dallo Zhuyīn per trascrivere la sillaba “shi” è una versione arcaica di questo radicale, ㄕ .
Nel sinogramma 屋, 漏, 居 è un falso amico perché è una forma semplificata di 户 e indica una porta ad un battente, che a sua volta rimanda ad una stanza. In 层 rimanda in generale al concetto di edificio. In altri falsi amici sta a indicare le parti basse, per esempio nel sinogramma che indica la coda 尾, le feci 屎, le urine 尿 e il fondoschiena 屁. |
屮 | 3 | Chè | Il germoglio. È una pianta che germoglia. Questo pittogramma forma il carattere 出, che significa “uscire” e lo classifica nei dizionari, ma in realtà 出 è il disegno stilizzato di un piede 止 mentre esce da una caverna 凵.Un carattere vagamente simile è 屯 , un germoglio che spunta dal terreno (linea orizzontale) con radice ramificata poi squadratasi. |
山 | 3 | Shān | La montagna. È la visione frontale di tre montagne stilizzate. Inizialmente erano tre triangoli affiancati, poi le forme si sono assottigliate. Le montagne erano luogo di rituali al Cielo nell’antica Cina e luoghi di culto aperti ai pellegrini di ogni tipo, incluso l’imperatore. In cima alle montagne si potevano pure costruire templi e tempietti votivi. Si può usare da solo.Nel pittogramma della giara, 缶 , è semplicemente la rappresentazione della forma della giara.
Un esempio di parola intera in cui si ritrova è 岛屿 che significa “isola”. |
巛 | 3 | Chuān | Il fiume, il ruscello. È l’acqua di un ruscello che scorre. Le onde erano di forma sinuosa, poi si sono squadrate. Si può trovare anche scritto come 巜 oppure 川. La prima delle due forme alternative si ritrova in 俞, il pittogramma di una canoa, in cui si riconosce 舟 stilizzato in 月 e 巜 stilizzato in un coltello per indicare o il remo o proprio i flutti di un fiume.La seconda si ritrova sia da sola sia nel carattere 州 per indicare le dune sul letto di un fiume. |
工 | 3 | Gōng | Il lavoro. Il pittogramma rappresenta la squadra di un carpentiere. In una delle versioni più arcaiche si potevano vedere anche tre linee parallele tracciate. Si poteva pure vedere una parte rotonda in basso, usata per disegnare i cerchi. Una seconda interpretazione vuole che sia un attrezzo che pesta il terreno, facendo dei solchi o buchi. Si può trovare da solo.La squadra, retta da una persona 大 (poi sparita) e una mano stilizzatasi in 口, si ritrova anche nella versione originale del carattere 巨. Questo carattere oggi significa “enorme”, ma il significato originale resta nel carattere 矩 ju3.
Anche il carattere 壬 deriva da una squadra al quale si è aggiunto un punto in mezzo (oggi allungato in una linea orizzontale) per indicare il fatto che viene tenuta in mano. |
己 | 3 | Jǐ | Il telaio, personale/proprio, la corda annodata. Forse raffigura un telaio con un filo verticale, due fili orizzontali e un filo collegato alla spola (in basso). Il concetto di “personale” deriva dallo spirito attivo e creativo di una persona che viene impresso quando si lavora e produce (ad esempio quando si cuce un vestito). È anche il sesto ramo celeste del calendario lunare cinese. Non bisogna confonderlo con 已 (“già” in cinese) e con 巳 , che è il pittogramma di un feto ed è anche il sesto ramo terrestre.Una seconda interpretazione più probabile è che rappresenti una corda sinuosa, oggi squadrata, con dei punti annodati per fare calcoli, come se fosse un abaco. Questo significato arcaico resterebbe ancora nel carattere 纪. In 改 è un bambino inginocchiato oggi stilizzato in 己 (la testa 子 e riconoscibile in alto) con accanto una mano che sorregge un bastone. Questo carattere indica il concetto di cambiare/correggere con il riferimento esplicito al punire i figli o incutergli il senso di autorità. Nella primissima versione del carattere c’erano poi dei trattini minuscoli vicino alla testa del bambino per indicare forse le lacrime
Nel carattere 配 invece rappresenta un uomo inginocchiato che mescola il vino dentro un’anfora e questo era il suo significato originale. Quindi, negli ultimi due caratteri, è un falso amico. |
巾 | 3 | Jīn | La tovaglia, il fazzoletto, la salvietta. Raffigura il tipico fazzoletto usato dai contadini cinesi per vari scopi. È legato ad una cintura e pende dai due lati. È anche un riferimento al vestiario dell’imperatore: quest’ultimo, in segno di rispetto e pietà filiale verso gli antenati, indossava la sua tunica legata in vita. |
干 | 3 | Gān | Lo scudo, il pestello, l’aridità, l’essiccazione. Raffigura un pestello che percuote in un mortaio o uno scudo che protegge il soldato nella stessa misura in cui il cibo si conserva e protegge da germi e muffe con l’essiccazione. Si può trovare da solo e indica anche il verbo “fare” sia nel senso di “eseguire, svolgere” sia nel senso osceno di “farsi qualcuno/a”. |
幺 | 3 | Yāo | La tenerezza, tenero. Sono due bozzoli ovali (poi diventati due forme triangolari aperte) legati tra loro da un filo sottilissimo e quindi “tenero”, non visibile nella primissima versione del carattere e sparito in quella attuale. Nella penultima versione, il bozzolo era diventato uno solo: 么. |
广 | 3 | Yǎn, Ān | L’ampiezza, il riparo, la copertura. È una casa col tetto spiovente e senza il muro anteriore. In parole povere, è una tettoia per riparare utensili, carri e viveri. Si pensi per esempio al carattere 库, che oggi indica il box/garage. Il muro spiovente si è poi assottigliato ad un tratto orizzontale in alto. |
廴 | 3 | Yín | La struttura, l’avanzata, la corda spiegazzata. Forse in origine era un passo col piede sinistro 彳 molto accentuato e deciso, con la solita impronta in alto. Poi la base del carattere si è allungata e l’orma nella zona superiore si è fusa con la parte inferiore.Un’interpretazione più probabile vuole che sia una corda sinuosa e oggi disegnata squadrata e spiegazzata, in origine scritta come ㄋ e poi 乃 oppure 廴. Quest’ultima versione è diventata il radicale Kangxi, reperibile in caratteri come 建.
Anche il carattere 己 era una corda. |
廾 | 3 | Gōng | Le mani giunte, insieme. Sono due mani che si uniscono o, in svariati caratteri, reggono un oggetto (in questo caso sono anche stilizzate come due punti in basso). Nella zona in alto di alcuni caratteri si trova con entrambi i tratti verticali, ex. 昔 |
弋 | 3 | Yì | La balestra, il dardo. È un dardo legato ad un filo collegato ad una balestra. Una volta scoccato il dardo, si recupera con facilità tirando il filo. Era un’arma molto usata nei momenti di caccia in luoghi impervi. Ad ogni modo, il primo significato ha in comune col secondo il concetto di “essere legato a qualcosa” e/o “sostituire” con un riferimento all’atto generico di rimettere un dardo sulla balestra, anche qualora il dardo col filo si sia danneggiato. Si pensi per esempio al vocabolo “sostituire” e “rappresentante”, 代替 e 代表. |
弓 | 3 | Gōng | L’arco. È un arco con impugnatura ricurva, messo di profilo. Ritorna anche nel carattere 夷, che rappresenta un uomo 大 con un arco.Nel sinogramma 弗, un raro modo per indicare la negazione o trascrivere nomi stranieri, è un falso amico. Infatti rappresenta una corda che lega due pali uniti e fatti convergere: non c’è più divergenza. |
彐 | 3 | Jì | Il grugno, il muso del maiale, la ricerca. È il ritratto del grugno del suino, che si diceva avesse un senso dell’olfatto eccezionale. Infatti ha anche un terzo significato figurato di “ricercare”. Si può trovare come 彑 ma il carattere 互, “reciprocamente”, è un falso amico: rappresenta due mani unite che indicano la reciprocità.Molti altri sinogrammi contengono questo componente, ma si tratta di falsi amici perché, per esempio, in 雪 rappresenta una scopa che raccoglie la neve che cade, in 帚 una mano che regge una scopa, in 争 rappresenta un oggetto tenuto in mano (彐) e conteso (力, originariamente 爪 per indicare le unghie di un’altra mano), in 妇 e 慧 rappresenta nuovamente una scopa e in 刍 è una mano che regge un ciuffo d’erba strappato per indicare la paglia per nutrire gli animali.
Nel radicale 聿 indica poi una mano che regge un pennello per scrivere e in 事 indicherebbe, insieme a 丁, un paio di mani che sbrigano una faccenda con fedeltà (中). Secondo un’altra interpretazione basata sulla versione sui gusci di tartaruga (jiaguwen 甲骨文), e uguale a 吏. Per la precisione, è un bastone che indica autorità 卜 (poi scritto come 屮 e oggi stilizzato in 十 in alto) con sotto una bocca schiacciata che dà ordini 口 e sotto la mano che regge un bastone. Indicava la posizione di ufficiale o, secondo Xu Shen, il proprio mestiere in generale. Oggi indica le faccende. Nella parte alta di 急 rappresenta invece una mano che stringe un ciuffo d’erba per indicare la paglia per nutrire gli animali e in 兼 raffigura una mano che regge due piantine di grano (秝 li4). Quindi, se non è una scopa, in molti casi rappresenta una mano stilizzata a grugno. Infine, nel carattere 绿 per indicare il colore verde raffigura l’argano di un pozzo, con un rimando all’acqua stagnante di colore verde e alla seta tinteggiata, mentre nel carattere 康 è una rete stilizzata che raccoglie il grano battuto con un bastone (simile al correggiato, visibile in alto) e lo separa dalla paglia, visibile in basso. |
彡 | 3 | Shān | La barba, l’ornamento. In origine era una volto frontale stilizzato con un collo e tre lunghi peli sul mento. Anticamente la barba rappresentava anzianità e saggezza, collegate, ed era portata dai funzionari. Nel periodo Qīng, questi ultimi erano poi obbligati a portare il codino e rasarsi i capelli sopra la fronte in segno di obbedienza al governo mancese. I filosofi e sapienti erano poi raffigurati con la barba. Una delle numerose leggende su Lǎozi, il fondatore del Daoismo, vuole che sia nato con la barba. |
彳 | 3 | Chì | Il doppio uomo, passeggiare, camminare lentamente, il passo col piede sinistro. Raffigura il piede sinistro mentre si muove, lasciando l’impronta. Oppure sarebbe la parte a sinistra del carattere che disegna un incrocio stradale dall’alto, 行. Da solo, compare solo nel verbo formale 彳亍, “passeggiare”. |
心 | 4 | Xīn | Il cuore, la mente, la sensazione. Rappresenta un cuore visto frontalmente. La versione di fianco al carattere conserva il solo tratto discendente 忄ed è chiamata “Il cuore a lato”. Una terza variante rara in basso al carattere è ⺗, che per esempio si vede nel carattere 添 e 恭. Si può usare da solo e significa anche “il centro/cuore (di qualcosa)”.Il cuore nella mentalità cinese era l’origine dell’intelligenza e pensieri, quindi vuol dire anche “mente”. Nella medicina tradizionale cinese il cuore era dominato dal fuoco, uno dei cinque elementi; il respiro era originato dal cuore, l’espirazione dal naso e le emozioni dai reni. |
戈 | 4 | Gē | L’alabarda. È un’asta di legno con una punta di lancia e una lama ricurva che fa da scure. Il nome preciso di quest’arma da contatto e da lancio è “Gē”.Un disegno simile si trova in altri componenti non classificati tra i radicali come 戉, che indica un’ascia. |
戸 | 4 | Hù | La porta ad un battente, l’uscio, la famiglia. Raffigura una semplice porta, che in alcuni font si può scrivere 户 . In alcuni caratteri appare in una delle sue versioni più arcaiche, 戶 (ex. 所). Si può usare da solo anche col significato di “famiglia”. |
手 | 4 | Shǒu | La mano. Raffigura una mano aperta vista frontalmente. I tratti che indicano le dita si sono poi appiattiti in linee orizzontali. Il carattere a lato si scrive 扌ma nel carattere 拜 si trova con una grafia più arcaica. Si può trovare da solo ed è anche il suffisso per alcuni mestieri (ex. 歌手 cantante), per indicare “il manovale, il mestierante“. |
支 | 4 | Zhī | Il ramo, sostenere. È una mano destra che sorregge un ramo staccato da un albero. |
攴 | 4 | Pū | Battere, bussare. È una mano che impugna un bastoncino per punire o fare rumore. In molti caratteri oggi si ritrova stilizzato nella componente a destra di caratteri come 改 e 教 e indica l’autorità ma si conserva nel carattere 敲 che indica l’atto di bussare. |
文 | 4 | Wén | La letteratura, il carattere, la civiltà, il tatuaggio. All’inizio indicava solo un cumulo di righe e linee intrecciate; poi ha assunto il significato di “carattere”, cioè un insieme di tratti. In base ad una seconda interpretazione, il pittogramma raffigura un uomo con un tatuaggio sul torace a forma di V rovesciata, poi trasformatasi in due parentesi con un punto in mezzo e poi sparito.Si può usare da solo e, in fondo ad alcune parole, indica una disciplina (ex. 天文 astronomia, “la letteratura celeste”) |
斗 | 4 | Dǒu | Il mestolo, il dou/dieci mestoli. È un mestolo con il numero “dieci” stilizzato in basso. Nelle versioni successive si è spostato più a lato e il mestolo (shao), una forma arcuata, si è ridotta a due punti. Si può usare da solo e indica il “dou”, un’antica unità di misura cinese, equivalente a dieci shao. Si può usare da solo come unità di misura e in più, per un errore degli scribi, è passato anche a significare “pugno” (“dòu”). |
斤 | 4 | Jīn | L’ascia, il jin, la libbra. È un’ascia, ma sta anche a rappresentare gli antichi pesi per la bilancia, che erano a forma di lama di ascia tondeggiante. Da qui, si passa al significato moderno di “mezzo chilo”, un’antica unità di misura cinese tuttora usata. |
方 | 4 | Fāng | Il quadrato, il luogo, la direzione, onesto. In principio era un quadrato senza un lato verticale tracciato con una doppia linea di contorno/perimetro, in modo tale che dentro fosse vuoto. La parte vuota era stata riempita con delle tacche. Seconda un’altra interpretazione, sono due barche legate tra loro che formano una piattaforma, un pontone di forma quadrata. Poi il pittogramma è evoluto parecchio. Questa interpretazione di due navi attaccate insieme (併船), che [ uno dei significati originali, è contenuta nello Shuowen Jiezi di Xu Shen. Si può usare da solo e indica anche la potenza al quadrato di un numero in matematica, oppure è classificatore per oggetti quadrati e per metri quadri di qualcosa. ma ha anche molti altri significati. Il carattere comunque è piuttosto problematico perché si presta ad altre interpretazioni, come ad esempio quella di un coltello con la lama puntata verso il basso vagamente simile a 才 poi stilizzatosi, oppure quella di un criminale con le mani e testa (il punto in alto) intrappolate in una tavola di legno orizzontale. In basso si vedrebbero le gambe. |
无 | 4 | Wú | Non avere, senza, sbagliato. In alcuni font appare come 旡 . Si può usare da solo e, in alcune parole precise o nel linguaggio formale/classico, significa “non avere, non esserci”. Sostituisce la versione tradizionale, che si scrive 無 e rappresenta una donna 大, stilizzata in mezzo al carattere, con nelle mani due rami o forse due code di bue piene di peli. Indica il concetto di abbondanza e, se si aggiungono due piedi in basso in direzioni opposte, indica una danza (舞). Quindi i puntini in basso sono un falso amico del fuoco, esattamente come in dei caratteri che raffigurano animali come 熊: lì rappresenta delle zampe. |
日 | 4 | Rì | Il sole, il giorno. È un sole stilizzato, con un trattino in mezzo ㄖ che poi si è evoluto in un punto e infine in una linea orizzontale. Per ragioni pratiche, la forma circolare è diventata squadrata. Si può usare da solo e indica anche la giornata in cinese. È anche presente nel nome “Giappone” (日本, “da cui si origina il sole”, in giapponese “Nihon” o “Nippon”). Durante il Maoismo, era un simbolo per indicare Mao Zedong, “il Sole dell’Avvenire”. Oggi il sole si indica col carattere 阳, reperibile anche nel concetto di Yin e Yang (阴阳).Nel sinogramma 易 , “facile”, è un falso amico perché raffigura la testa di un camaleonte, che si camuffa con facilità. Questo carattere indica anche il concetto di mutamento, presente in parole come 易经 e 贸易.
A sua volta, la parte in basso di 易 in isolamento è 勿, un modo arcaico di dire “no” in frasi imperative e rappresenta un coltello con tre linee oggi sinuose che indicano gocce di veleno su un coltello pronto a uccidere. Secondo altre interpretazioni, sono gocce di sangue o, siccome compare in una variante arcaica di 利 (mietere il grano), potrebbero anche essere grano falciato. Anche in 曼 è un falso amico perché indica una mano che, insieme ad un’altra mano, apre le palpebre di un occhio. Il significato originale era “aprire”, poi ha iniziato a indicare una persona di indole pigra (oggi 慢) e il concetto di lentezza (oggi 漫). |
曰 | 4 | Yuē | Dire, parlare, chiamare. Era una bocca sorridente 口 dalla quale usciva uno sbuffo d’aria. Boi le forme si sono squadrate e lo sbuffo d’aria si è ridotto ad una riga orizzontale nella bocca. Si può usare da solo ma risulta troppo formale. Una tipica espressione presa dagli antichi trattati filosofici cinesi in cui compare è 子曰, “il maestro dice”. |
月 | 4 | Yuè | La luna, il mese. È una luna crescente, dagli influssi benefici. Nella filosofia cinese, la luna ha i connotati opposti allo Yang, principio maschile, positivo e attivo. In alcuni caratteri, quando non è radicale, si comprime, ex. 前. Si può usare da solo e significa anche “mese”.In numerosi caratteri è un riferimento alla carne e non alla luna, oppure è una stilizzazione (ad esempio in 俞, la canoa, è la stilizzazione di 舟, una barca). Nel sinogramma 然 , che in origine stava a indicare la carne di cane cotta sul fuoco (oggi la desinenza di alcuni aggettivi e svariati avverbi), indica proprio la carne, come anche in 察, la cui parte bassa indica un altare sacrificale a tre gambe su cui una mano mette un pezzo di carne.
Nel carattere 那 non significa né carne né luna: è un falso amico di 冄 ran3, il pittogramma di un paio di baffi oggi squadrati. Anche in 朋 è un falso amico perché nella versione originale indicava due fili appesi a cui erano legate delle conchiglie. |
木 | 4 | Mù | L’albero, il legno. È un albero che spunta dal terreno, con due radici. I due rami in alto si sono aperti in un tratto verticale. Si può usare da solo, anche se è formale.Un carattere lontanamente simile al radicale dell’albero è 才, che indica un seme da cui crescono due radici e un virgulto in alto che spunta dalla terra (il tratto orizzontale).
Un altro carattere estremamente simile è 本 , che in origine indicava la radice. Si riconosce la forma di un albero con un tratto orizzontale (un origine un punto spesso) che indica e rimarca una delle tre radici stilizzate. |
欠 | 4 | Qiàn | Lo sbuffo d’aria, lo sbadiglio, essere debitore, essere esausto. È un uomo spossato 人 che respira affannosamente. Per un errore degli scribi, gli è stato aggiunto il significato di “essere debitore”. |
止 | 4 | Zhǐ | Fermarsi. Rappresenta l’ombra di un piede sul terreno. la forma del piede 足 è abbastanza riconoscibile. |
歹 | 4 | Dǎi | La cattiveria, la malvagità, la sfortuna, la morte, la polvere, essere fatto a pezzi. Sono i frammenti di uno scheletro umano. In alcuni caratteri si trova modificato nella parte superiore, più simile alla penultima versione prima di quella attuale: 歺. Un carattere identico si trova nel sinogramma 餐 e indicherebbe le ossa di alcuni animali cucinati. |
殳 | 4 | Shū | L’alabarda, il bastone. È un’antica alabarda di bambù, poi diventata un bastone dal manico ricurvo e con dei ganci per portare oggetti durante uno spostamento. È stata poi aggiunta la mano destra in basso. |
毋 | 4 | Wú | La donna dietro le sbarre, non, negativo, inutilità. È una donna inginocchiata 女, poi tramutata in 母 (due capezzoli stilizzati messi in verticale) che è messa in una cella. Poiché in queste condizioni è considerata “inutile”, da qui deriva il significato “negativo; non…” (con la sfumatura di significato di “non fare l’azione perché è inutile”). Si può usare come avverbio di negazione ma è formale. |
比 | 4 | Bĭ | Il confronto, la copia, il modello. Raffigura due uomini l’uno di fianco all’altro che si misurano e confrontano. Si può trovare da solo. |
毛 | 4 | Máo | Il pelo, piccolo, scarso, grezzo. È la rappresentazione di un ciuffetto di peli. |
氏 | 4 | Shì | La ninfea, il clan. Il pittogramma rappresenta una ninfea, metafora di un clan errante che poi si radica in una terra, nella stessa misura in cui la ninfea galleggia sull’acqua spostandosi da un punto all’altro finché non mette le radici. Si può usare da solo come onorifico dal significato di “Signore“.Una seconda interpretazione vuole che sia un bastone con in cima un ghirigoro, effigie di un drago, e significava “titolo di un clan aristocratico”. Il carattere è molto rielaborato rispetto all originale ma è riconoscibile il palo, trasformatosi in un tratto sinuoso in basso a sinistra) |
氣 | 4 | Qì | Il vapore, il soffio vitale/energia vitale, l’aria, il respiro. In principio erano tre tratti sinuosi. Poi sotto si è inserito il radicale del fuoco, sostituito con il radicale del riso. Il vapore è quindi la nuvoletta che appare quando si bolle il riso. Nella versione cinese semplificata, è stato tolto il riso: 气. Il terzo significato rimanda al concetto di “Qì”, cioè di “soffio vitale di un oggetto”, il manifestarsi e sprigionarsi della sua esistenza. Esaurito il Qi, l’oggetto finisce di esistere e torna nel ciclo continuo della natura/realtà, che è un susseguirsi di cicli di creazione e distruzione, un alternarsi di due polarità (Yin-Yang). Questi concetti, appartenenti alla “Scuola Yin-Yang”, sono citati anche nel Dàodéjīng di Lǎozi, il testo fondante del Daoismo. Il concetto di squilibrio tra Yin e Yang è stato anche utilizzato per descrivere le malattie nella medicina tradizionale cinese. Il sinogramma si usa pure col significato di “stile, comportamento, arrabbiarsi“. Una versione con meno tratti di 气 compare nel carattere 吃, che oggi significa mangiare. In questo preciso contesto, il componente 乞 indica poca aria che esce dalla bocca. Il carattere 吃 infatti in origine significava “balbettare”. |
水 | 4 | Shuǐ | L’acqua, il liquido, la distesa d’acqua. È un rivolo d’acqua che scorre verso il basso. Nelle versioni successive sono stati aggiunti a lato del rivolo degli spruzzi e mulinelli, che poi si sono semplificati nei tratti laterali. In alcuni caratteri appare come 氺 o con il gancio modificato in alto, come nel sinogramma 永 . A lato si stilizza in 氵e si chiama “Tre gocce d’acqua“. Si può usare da solo e in generale può indicare fiumi, laghi e mari. |
火 | 4 | Huǒ | Il fuoco. È una fiamma che guizza in alto, con due scintille ai lati. La versione a lato si comprime, ex. 炸, mentre la versione in basso alla chiave di lettura si comprime e stilizza, mutando il nome in “le quattro gocce in basso” 灬 . Si può usare da solo e, nella medicina tradizionale cinese, indica anche ‘”la febbre, la calura interna“. Infine, può indicare anche “le munizioni” e “la rabbia“. |
爪 | 4 | Zhuā | L’artiglio, l’unghia. È la zampa di un volatile con le dita stese o una mano aperta e poggiata sul palmo. Nella versione finale, le dita sono rivolte verso il basso perché il carattere si è ruotato. In alto alla chiave di lettura, appare stilizzato in 爫. |
父 | 4 | Fù | Il padre. Era una mano stilizzata con tre dita che reggeva un bastone per punire o impartire ordini (segno di autorità paterna nella Cina arcaica), o forse impugnava una scure, che rimanda alla sfera lavorativa pesante che all’epoca era perlopiù maschile. Rimanda anche al concetto di sostentamento economico, dato dal maschio. Si usa anche da solo, ma è semi-formale. |
禸 | 4 | Rǒu | L’impronta, la partenza. Raffigura un cavallo, di cui si vede la coda, legato alle sbarre di un carro inquadrato dall’alto. Muovendosi, lascia delle impronte durante il viaggio. |
爻 | 4 | Yáo | Intrecciare, la linea del trigramma. È un gruppetto di fili intrecciati. Descrive anche le linee che compongono i trigrammi, usati per la divinazione durante le achilleomanzie e, nella versione tradizionale del carattere 学, i listelli di bambù su un abaco. |
爿 | 4 | Qiáng, Pán | La legna, la robustezza, la striscia di bambù. Rappresenta ciò che in cinese si chiama “Qiáng”, parte sinistra di un tronco diviso verticalmente in due. Questa parte è quella di legno robusto, adatto per costruire. Con una seconda pronuncia, “Pán”, significa anche “striscia di bambù”. A lato del carattere è stato stilizzato come 丬. |
片 | 4 | Piàn | La tavola, la fetta. È la parte destra di un tronco tagliato verticalmente. È quella debole e inadatta a costruire. |
牙 | 4 | Yá | Il dente, la zanna, l’avorio. Sono due canini che si chiudono su una preda (il tratto orizzontale in mezzo). La loro forma sinuosa poi si è squadrata. Si può usare da solo. |
牛 | 4 | Niú | Il bue. È un bue messo di profilo, con due corna, due zampe (il tratto orizzontale in basso), il corpo e la coda (rappresentati dal tratto verticale). Nella versione finale, il pittogramma è stato messo in piedi e conserva un solo corno sopra la testa. Era un simbolo della primavera e dell’agricoltura e fa parte dello zodiaco cinese. In agricoltura era usato come bestia da traino a partire dal periodo delle “Primavere e Autunni”. A fianco di una chiave di lettura appare come 牜e in alto si comprime, ex. 告. Si può usare da solo. Si ritrova anche nel carattere 半 per indicare una testa di bue che viene divisa a metà. A sua volta questo carattere ritorna in 胖 per indicare una stazza enorme. |
犬 | 4 | Quăn | Il cane. È un cane inizialmente ritratto di profilo, con le zampe anteriori alzate, che riceve a bocca aperta il padrone. Poi la visione si è spostata a 3/4. È simbolo di fedeltà e, nelle statue, è assimilato al leone ed è segno di protezione. È anche uno degli animali dello zodiaco cinese. Ogni anno in Cina ha un suo animale simbolico e si crede che chi nasca sotto quel particolare segno zodiacale abbia certe caratteristiche positive e negative di comportamento. Se il radicale appare di fianco alla chiave di lettura, si comprime in 犭.Il radicale è presente anche nella versione semplificata del carattere che indica il gatto, 猫, mentre la chiave di lettura sta a indicare i germogli di riso: i gatti erano infatti posti nelle risaie per allontanare i topi e proteggere le piantine di riso. |
玄 | 5 | Xuán | Il mistero, il colore nero, oscuro, profondo. Sono due bozzoli al riparo, al buio. Avevano in principio una forma ovale, poi è mutata in due triangoli aperti. In base ad una seconda interpretazione, è una matassa che viene tinta. Il significato più arcaico è “verde“, poi passò a “nero” e, per contiguità di senso, “oscuro, misterioso”. |
玉 | 5 | Yù | La giada, la gemma, l’ambra. Sono tre pezzi di giada rotondi legati ad una cordicella. Le forme rotonde nella versione finale si sono ridotte a tratti orizzontali. La giada era simbolo di potere politico e imperiale, ricchezza ed era anche portafortuna alla stregua del colore rosso 红, che si ritrova pure sulla bandiera cinese. È molto dura da scalfire, quindi durevole. Era molto usata per fabbricare gioielli, oggetti rituali come lo Cong 琮 e sculture. I tasselli di giada venivano pure cuciti insieme per realizzare i vestiti funerari dei nobili deceduti. Questi ultimi venivano seppelliti insieme a questo vestito, simile ad un involucro. Nel cinese, esiste un lessico vastissimo sulla giada, sulle sue tipologie (ex. giada dura o “giadeite” vs giada tenera o “nefrite”…), sui suoi difetti e pregi…Se si toglie il punto dal carattere si ottiene 王 (“Wáng”, cantonese “Wong”) e significa Il sovrano, il re. È anche uno dei nomi più diffusi in Cina insieme a Li 李, Zhāng 张, Liú 刘 e Chén 陈. Si usava anche per scrivere il sinogramma che indica una nazione, 囯, poi diventato 国. |
瓜 | 5 | Guā | L’anguria, la zucca, il melone. È una zucca con ai lati delle foglie o rametti rampicanti che pendono. L’unico rametto centrale rimasto si è trasformato squadrandosi, come anche tutta la forma tondeggiante esterna. Siccome tutte le piante elencate fanno parte della famiglia delle cucurbitacee, il nome può essere pensato e generalizzato come “la cucurbitacea“. Si può usare da solo. |
瓦 | 5 | Wǎ | La tegola, la terracotta. Sono due tegole unite dalla calce. Il tratto che in senso astratto indica l’unione si è conservato come un puntino nel radicale e, per semplificare, si può immaginare come la calce. Le tegole, per uso decorativo o meno, hanno una forma semicilindrica, tondeggiante: forse la loro forma nella scrittura arcaica deriva da un pezzo di canna di bambù sezionata. In taluni contesti il radicale della tegola rimanda alla terracotta, il materiale delle prime tegole predinastiche. In ultima analisi, sta ad indicare in generale i materiali di costruzione. Se usato da solo, in più è la trascrizione in cinese di “watt”. |
甘 | 5 | Gān | Il sapore dolce, la dolcezza, la gradevolezza. È una bocca sorridente (oggi squadrata) con dentro qualcosa di “buono, dolce” indicato con un punto (oggi una riga orizzontale). |
生 | 5 | Shēng | Nascere, crescere, vivere, produrre. Raffigura una pianta che emerge dal terreno con una fogliolina. Si può trovare da solo e ha una vasta gamma di altri significati, come “accendere (un fuoco), crudo, grezzo…”. |
用 | 5 | Yòng | Usare, utilizzare, il vaso di bronzo. In origine rappresentava un vaso di bronzo con tre sostegni. |
田 | 5 | Tián | La risaia, il campo coltivato. È la visione dall’alto di una risaia, con degli argini di terra per camminare e arginare l’acqua. Gli argini dividono il campo in 4 sezioni. Nelle versioni arcaiche, in ogni sezione c’era una piantina di riso, poi eliminata nella versione attuale. Il carattere non va confuso con 由, che nelle prime versioni indicava una goccia di liquido che esce da un’anfora e che oggi indica l’olio o il petrolio, 油. Secondo un’altra interpretazione, indica una stradina che porta ad un campo e si ritroverebbe in 庙 per indicare i templi. |
疋 | 5 | Pǐ | i calzari di stoffa, il rotolo di stoffa. Rappresenta le fasce di stoffa bianca o nera che i più poveri in Cina indossavano avvolte alle gambe 足 perché non potevano permettersi li stivali. Da qui deriva il significato figurato di “rotolo”. La versione a lato, rarissima, è ⺪. Nei caratteri 是 e 定, è un falso amico perché in realtà era presente il carattere 正, mentre nel carattere 楚 era presente 足. Nel carattere 蛋 indica la pallina di escrementi creata dagli scarafaggi (insetti: 虫), in cui avvolgono le uova. |
疒 | 5 | Jī, Chuāng | La malattia. È un uomo sdraiato su un letto (disegnato come 爿). Inizialmente il letto era a sinistra ed era messo in verticale, poi l’uomo è stato tolto, è stato aggiunto un tratto orizzontale con un punto al letto e le gambe del letto si sono stilizzate. È sempre legato. |
癶 | 5 | Bō | Le gambe divaricate, la separazione, salire. Raffigura due gambe divaricate con i piedi in direzione opposta. Da qui deriva anche il significato di “separare”. Le versioni più arcaiche avevano al centro anche uno sgabello su cui salire, montare a cavallo, ecc.Nel carattere 登 è un falso amico perché indica due piedi inquadrati dall’alto con sotto un vaso sacrificale 豆 tenuto in mano. |
白 | 5 | Bái | Il colore bianco, l’inutilità. È il sole (prima tondo, poi squadrato) mentre, all’alba, emette il primo raggio di luce in alto. È simbolo di purezza e chiarore ma anche di pallore dato dalla malattia, di morte, di lutto, di ipocrisia e doppiogiochismo. In Cina ci veste di bianco durante i funerali e tuttora nei momenti di lutto si regalano fiori bianchi. Nell’Opera di Pechino (京剧) i personaggi meschini hanno il volto dipinto di bianco. Nei matrimoni in stile occidentale ci si veste di bianco, altrimenti si usano costumi tradizionali rossi. Si può usare da solo e sta anche a significare “invano, inutilmente” o “gratis, a sbafo“. |
皮 | 5 | Pì | La pelle, la buccia. È una mano destra che, con un coltello (tratto verticale), apre il corpo di un animale (tratto verticale sinuoso poi squadratosi) per scuoiarlo. In alcune parole, si trova una versione meno evoluta rispetto alla forma attuale, 叚. Si può usare da solo e significa anche “buccia, pelle di un frutto”. |
皿 | 5 | Mǐn | Il vaso, il recipiente. È il disegno frontale di un vaso per contenere cibi. I primi vasi cinesi, risalenti all’8000 a.C., erano in terracotta. Anche il famoso esercito di guerrieri nella tomba di Qinshi Huangdi a Xi’an è realizzato in terracotta. Tuttavia dei cocci in ceramica risalgono a millenni prima. Ma i vasi più famosi al mondo sono quelli in porcellana con decorazioni commerciati all’estero e risalenti alla dinastia Ming. Sono riconoscibili dalla loro tipica colorazione bianca e blu. |
目 | 5 | Mù | L’occhio. È un occhio visto frontalmente. Inizialmente era tondeggiante e messo in orizzontale, poi è stato girato in verticale e le forme esterne e della pupilla si sono semplificate squadrandosi. Inoltre, se fosse rimasto in verticale, si sarebbe potuto confondere con il numero “quattro” 四 . |
矛 | 5 | Máo | La lancia. È una lancia con l’asta lunga e la punta in ferro. Forse è originata da un coltello legato ad un’asta per allontanare gli assalitori da un carro. Il tratto verticale indica l’asta. |
矢 | 5 | Shǐ | La freccia, l’azione irrevocabile. È una punta di freccia con l’asta e, in basso, la coda piumata divisa in due.. Il tratto orizzontale al centro raffigura forse un corpo trafitto. In senso figurato, assume il secondo significato. |
石 | 5 | Shí | La pietra. In principio aveva tre massi rotondi che precipitavano da una parete rocciosa a sinistra. Poi il masso è diventato uno e le tutte le forme si sono squadrate. |
示 | 5 | Shì | La manifestazione, la venerazione. Rappresenta un altare sacrificale a tre gambe. La versione a componenti affiancati è 礻quindi la prima riga in alto diventa un punto e due tratti più in basso si fondono. Al Cielo e agli astri si offrivano sacrifici e preghiere perché si credeva che influenzassero la vita degli uomini.Questo carattere si ritrova anche in 察 e sopra di esso viene posto da una mano un pezzo di carne (月). |
禾 | 5 | Hé | Il cerale. È una piantina con la spiga piegata per il carico dei chicchi, due foglie poi evolute in un tratto orizzontale e due radici. |
穴 | 5 | Xué | La caverna, l’antro, la grotta, la spelonca. È la visione frontale di una caverna dalle pareti oblique, in cui alcune persone potevano accamparsi. Già nell’epoca Yangshao (5000-2500 a.C.) i cinesi vivevano nelle caverne scavate nell’argilla. Oggi il carattere si riferisce anche all’agopuntura cinese.Un celebre carattere in cui compare è 穿 che significa “penetrare; indossare”. |
立 | 5 | Lì | L’uomo in piedi. Raffigura la visione frontale di un uomo con le braccia aperte e le gambe divaricate. Si può usare da solo anche con altri significati, come “fondare, immediatamente“.In alcuni caratteri, come 妾, è un falso amico perché indica un coltello sospeso sopra la testa. A sua volta rimanda al concetto di schiavitù e, alla lontana, ricorda la storiella greca della spada di Damocle. |
竹 | 6 | Zhú | Il bambù. Sono due ciuffi di foglie rivolti verso il basse, in cima a due canne ritte. Le foglie in questione poi si sono stilizzate. È un simbolo di forza e longevità (è sempreverde e resiste al freddo) insieme al pruno (梅) e al pino (松), è un tipico soggetto nelle pitture di paesaggi ed è il cibo prediletto del panda (熊猫). Si usava per costruire armi, pennelli, dadi, bacchette per mangiare, strumenti musicali, utensili per cucinare, ceste, telai per le reti, canne da pesca, abachi, mulini ad acqua, impianti di irrigazione (le canne di bambù sono vuote all’interno), edifici, il cilindro dei petardi (da cui sporgeva la miccia), il treppiede su cui poggiare i petardi quando si dava fuoco alla miccia, listelli su cui scrivere, i tipici cappelli a punta (Lì, 笠) decorabili con calligrafie, oggetti d’arredamento come sedie e tavolini, preparati medicinali… In alto al carattere, le righe verticali si comprimono, così diventa ⺮. Si può usare da solo. |
米 | 6 | Mĭ | Il riso. In principio erano alcuni puntini che indicavano i chicchi di riso, poi il radicale si è mutato in una piantina con due radici e due chicchi. Si riferisce al riso colto dallo stelo e sgusciato, senza più il filamento verticale in alto (arista) e gli involucri gialli (glumelle), ancora crudo. Si può usare da solo e traslittera anche la parola “metro“. |
糸 | 6 | Sī | La seta, il filo. È il disegno di due bozzoli l’uno sull’altro, con dei fili che si intrecciano in basso. Inizialmente i bozzoli erano ovali, poi sono diventati degli spuntoni. A fianco ai caratteri appare come 糹, mentre la versione cinese semplificata o calligrafica è 纟. Il radicale rimanda all’attività cinese della coltivazione dei bachi da seta per ottenere il pregiato tessuto, commerciato attraverso la celeberrima “Via della Seta”. È un riferimento anche alla scrittura perché, prima dell’invenzione della carta durante la dinastia Han, si scriveva su listelli di bambù e sulla seta o incidendo dei caratteri sui vasi di bronzo o sulla pietra. |
缶 | 6 | Fǒu | La giara. È la visione frontale di un recipiente in terracotta col coperchio. Inizialmente si usava per conservare cibo o vino di cereali fermentati; poi i buddisti, entrati in Cina tra la dinastia Han e il Medioevo cinese (“Periodo dei 3 Regni e 6 Dinastie”), ne fecero un oggetto di culto, usandolo come urna funeraria. Oggi indica una classe di percussioni fatte in terracotta. |
网 | 6 | Wǎng | La rete. È un telaio con quattro fili intrecciati all’interno. La forma esteriore somiglia molto al radicale del recinto. Se in alto alla chiave di lettura, si comprime e semplifica in 罓 e ⺳ (ex. 罕) e 罒. Un esempio con questa grafia è il carattere 罗, che indica una rete per catturare gli uccelli. Si può usare da solo e in più ha assunto in cinese il significato di “web, Internet, la Rete”. |
羊 | 6 | Yáng | La capra, la pecora, l’ariete. È un ariete ritratto frontalmente: ha due corna ricurve (nella forma finale sono due punti), orecchie ritte (tratto orizzontale in mezzo) e il muso lungo (tratto verticale). In cima al carattere, la linea verticale si sposta per ospitare la chiave di lettura: ⺶ . In altri sinogrammi, si limita a comprimersi: ⺷. Si può usare da solo.Nel carattere 美 è un falso amico perché indica un sontuoso copricapo decorato con corna o piume di pavone. |
羽 | 6 | Yǔ | Le piume. Sono due ali affiancati, che nella forma finale hanno assunto la forma squadrata. Un celebre carattere che ne contiene una sola è 习, reperibile nel vocabolo 学习 (“studiare”). Sarebbe qui un riferimento all’atto di imparare a volare. |
老 | 6 | Lǎo | L’anziano, il vecchio. È un uomo con una lunga ciocca di capelli bianchi che si regge su un bastone in basso. Se è sopra una chiave di lettura, il bastone sparisce: 耂. Si può usare da solo e, come vezzeggiativo rivolto agli uomini, significa “vecchio (mio)!” |
而 | 6 | Ér | La barba. Rappresenta una barba attaccata al mento, appena sotto la bocca chiusa, rappresentata dalla linea orizzontale. Una seconda interpretazione dice che sia un seme che dirama le sue radici sottoterra. Si può usare da solo e, nel lessico formale, significa “e, ma” in base al contesto. |
耒 | 6 | Lěi | L’aratro, l’erpice. È un pezzo di legno con tre linee, che rappresentano tre punte metalliche che arano la terra. L’attrezzo può essere trainato da uomini o animali, legati con una briglia. |
耳 | 6 | Ěr | L’orecchio. È un padiglione auricolare visto frontalmente. Poi le forme sinuose si sono squadrate. |
聿 | 6 | Yù | Il pennello. È una mano stilizzata a grugno che regge verticalmente un pennello con delle setole in basso, che si sono poi aperte in dei tratti orizzontali. Inizialmente, si scriveva con un semplice pennello di bambù intinto nell’inchiostro, che consisteva in una miscela di colla e fuliggine. Successivamente al pennello fu aggiunto un cappuccio in cuoio per migliorare la resa grafica dei caratteri. Infine, si aggiunsero i peli. Il pennello è uno degli elementi fondamentali della calligrafia, un’antica arte praticata anche in Cina, insieme al cubetto di inchiostro, alla pietra per levigarlo, alla scodella per raccogliere l’inchiostro liquido e alla carta di riso. In base a come viene pressato il pennello, i tratti possono uscire più o meno spessi e svolazzanti. In base a quanta acqua si aggiunge all’inchiostro, la grafia esce con tutte le lettere collegate (“grafia a filo d’erba”). La calligrafia veniva applicata anche alle poesie, disegnate sullo sfondo di illustrazioni di paesaggi; lo stile calligrafico rendeva lo stato d’animo del poeta. La stessa calligrafia riguarda l’evoluzione dei sinogrammi, divisa in base alle semplificazioni e stili di scrittura (ex. Caratteri sui gusci di tartaruga Shāng, Iscrizioni sui vasi di bronzo Zhōu, Stile del Sigillo, Stile Regolare…). È interessante notare come il famoso “nero di china” si chiami così dal nome antico della Cina: “Regno di Qin”, la prima dinastia imperiale cinese che prese il potere nel 221 a.C., dopo secoli di guerre tra feudi indipendenti (“Primavere e Autunni, Stati Combattenti”) e fu deposta alcuni anni dopo dagli Han. Il carattere in cima ad una chiave di lettura diventa ⺻ mentre all’interno talvolta è 肀. Il carattere si può trovare da solo nel cinese classico, in cui serve da introduttore ad un intero discorso. Come chiave di lettura, si trova tutt’ora nei caratteri 律 per indicare la legge e 建 per indicare un edificio/struttura. |
肉 | 6 | Ròu | La carne, la polpa. È un contenitore con delle fette di carne essiccata messe in ordine. Ad esso poi si è aggiunto un tratto per indicare il coperchio, che si è fuso con altri tratti in alto. Allo stesso modo, le fette di carne erano in origine due tratti orizzontali e il contenitore aveva una forma tondeggiante prima di squadrarsi. Era la tipica paga degli insegnanti (lo stesso Confucio era disposto a insegnare a chiunque in cambio di alcuni pacchetti di carne secca) e si usa tuttora come regalo. Oggi in versione semplificata è identico a 月 . Le prime versioni del pittogramma peraltro vi assomigliano. |
臣 | 6 | Chén | Il ministro. Rappresenta un alto ufficiale con ginocchia e mani sul pavimento e la testa china, in segno di prostrazione di fronte ad un superiore. Si può usare da solo e, come forma di saluto formale, significa “servitore!” (Lett. “sono Vostro servo”).Secondo un’altra interpretazione più probabile, indica un occhio messo in piedi/in verticale che guarda verso il basso. Si è stilizzato in modo diverso da 目 perché l’occhio in versione 臣 ha la parte centrale rigonfia, forse per indicare una persona col volto chino in segno di ubbidienza e sottomissione. Quando ci si china, a causa del dirottamento ematico si accumula del sangue in testa e negli occhi, che si sentono leggermente duri e rigonfi. Quest’occhio chino ritorna nella versione tradizionale del carattere 监. |
自 | 6 | Zì | Sé stesso. Indica un bambino che punto il dito verso il suo naso, stilizzato. Nella medicina tradizionale cinese si credeva che i feti iniziassero a svilupparsi a partire dal naso. Inoltre i cinesi e i giapponesi, per indicare sé stessi, puntano il dito sul naso. |
至 | 6 | Zhì | Raggiungere. È un uccello che vola in picchiata verso il suono per afferrare col becco (visibile in alto) una preda. In cinese sii può trovare anche da solo con il significato di “fino a…” ma è formale. Secondo un’altra interpretazione, sarebbe una freccia con la punta verso il basso (la punta si e stilizzata in 土 , mentre in alto [ ancora visibile la decorazione). |
臼 | 6 | Jiù | Il mortaio, il buco. Raffigura la cavità di un mortaio. Anticamente si fabbricava scavando un buco in terra. Poi lo si ottenne scavando un tronco o la pietra. Infine si ottenne con la metallurgia. Nelle prime versioni del pittogramma, c’erano alcuni puntini poi evoluti in trattini all’interno del buco, forse degli oggetti pestati. Nella versione attuale, i trattini si sono fusi con le righe verticali del carattere. |
舌 | 6 | Shé | La lingua. Rappresenta una bocca spalancata dalla quale esce verso l’alto una lingua biforcuta. Deriva dal fatto che i cinesi avevano una pessima idea della lingua, perché può produrre calunnie, volgarità, bugie, errori, persuasione… |
舛 | 6 | Chuǎn | Schiena contro schiena, l’opposizione, l’errore. In principio erano due forme sinuose affiancate e orientate allo stesso modo. Poi si sono invertite, divenendo speculari, e la forma si è squadrata.In basso al carattere 舞 è un falso amico perché indica i due piedi in direzione opposti di una ballerina che danza reggendo due code di peli intrecciati o due rami. In generale, il componente a destra rappresenta un piede e si ritrova in altri caratteri come 降. |
舟 | 6 | Zhōu | La barca. È una lunga barca, con la poppa aperta per indicare il timone fuoribordo, il remo anteriore e la prua rialzata. Il carattere 俞 come significato vi assomiglia perché indica una canoa.Per rimanere in tema di navigazione, furono i cinesi ad inventare la bussola. Nell’epoca Han era utilizzata per divinare e l’ago era immerso nell’acqua. Solo nel periodo Song fu usata in navigazione. Nel periodo Yuan, sotto i mongoli, si costruì la prima bussola simile a quella moderna, anche se fu poco usato fino all’epoca Qīng. |
艮 | 6 | Gèn | Il limite, deciso. Raffigura un grosso occhio stilizzato 目 che si volta indietro, nel senso opposto del movimento delle gambe. |
色 | 6 | Sè | Il colore, la passione, l’amore, la parvenza, il fascino femminile, l’amore, lo scenario. Rappresenta un uomo e un sigillo. In base ad una seconda interpretazione, rappresenta un uomo e una donna. La forma attuale del pittogramma differisce parecchio dall’originale. Ad ogni modo, il significato deriva dal fatto che, come il timbro riproduce e dà forma alla forma incisa sul timbro quando usato, il colore del viso riproduce e dà forma alle passioni e sentimenti. Ha una vasta gamma di significati, inclusa un’ultima più recente, “pornografia“: i romanzi erotici in Cina sono chiamati “romanzi gialli”. |
艸 | 6 | Cǎo | L’erba. Sono due germogli affiancati. Oggi in tutti i caratteri si trova scritto in alto, con una grafia molto stilizzata: 艹 , detto “L’erba in alto“. Un carattere in cui è presente è 蓝, che indica il colore blu, ottenuto dalla fermentazione delle foglie di indaco (il significato originale). |
虍 | 6 | Hǔ | La tigre. È una tigre piena di striature, ritta sulle zampe posteriori, stilizzate in basso come 几 e poi perse. Rappresenta il coraggio, i soldati e il potere dei magistrati. Era raffigurata sugli scudi, sulle porte delle città, negli ordini per spostare le truppe, in opere d’arte, nei ricami e fa parte dello zodiaco cinese. |
虫 | 6 | Chóng | L’insetto senza zampe. Raffigura forse un cobra ritto (anche il sinogrammi 巴 e 也 ne rappresentano uno) oppure la visione dall’alto di un lombrico che striscia. Nella versione attuale, alcuni tratti curvi in alto si sono uniti formando un rettangolo e, più in generale, i tratti sinuosi si sono tutti squadrati. Si usa per classificare insetti ma anche il serpente 蛇 (rettile) e il verme 蠕虫 (anellide), secondo l’antica tassonomia cinese. |
血 | 6 | Xué (colloquiale“Xiě”) | Il sangue. È una goccia sopra un vaso inquadrato frontalmente. È un riferimento ai sacrifici di animali per ingraziarsi gli spiriti degli antenati, che si credeva influenzassero la vita terrena. Erano anche fatti per prevedere il futuro (ex. l’esito di matrimoni, viaggi, affari, annate, ecc). Durante i rituali, il sangue si faceva colare nei vasi e si spargeva per terra. |
行 | 6 | Xíng | Viaggiare, gli affari. Il pittogramma all’inizio raffigurava un incrocio stradale visto dall’alto, poi si è trasformato in un passo col piede sinistro e destro. Il secondo significato è connesso alle attività di vendita che si tenevano nelle strade affollate. ella parola “banca” si legge “Háng”. |
衣 | 6 | Yī | Il vestito. È una tunica con maniche larghe e la parte inferiore che ondeggia. Se accanto alla chiave di lettura, si scrive 衤: due tratti in alto si fondono in calligrafia. Si può usare da solo. |
襾 | 6 | Xià | Il coperchio. Indica una scodella coperta da un’altra scodella per tenere caldo il cibo. Per errore, il dizionario Kāngxī classifica “ovest” (Xī) 西 sotto il radicale del coperchio: in realtà deriva dal pittogramma di un uccello nel nido. In cima alla chiave di lettura si comprime in 覀. |
見 | 7 | Jiàn | La percezione, la vista. Rappresenta un occhio 目 sopra due gambe 儿. In cinese semplificato appare come 见. Si può usare da solo. |
角 | 7 | Jiǎo | L’angolo, il corno. È un corno bovino, pieno di striature, e parti zigrinate indicate dai tratti orizzontali. Il tratto verticale è stato aggiunto nella versione finale. In base ad una seconda interpretazione, è il radicale di “forza (in alto)” sopra quello di “carne” 月. Se la seconda interpretazione è corretta, la versione attuale è abbastanza simile al pittogramma. Si può usare da solo e sta ad indicare il centesimo di yuan. |
言 | 7 | Yán | La parola. Raffigura una lingua biforcuta 舌 poi stilizzatasi in tanti trattini mentre esce dalla bocca per articolare delle parole. Ha una sfumatura quindi dispregiativa. Il carattere accanto alla chiave di lettura appare come 訁e in cinese semplificato appare come 讠. Può apparire da solo, ma è formale.Nel sinogramma 狱 è un falso amico, perché raffigura una persona circondata da due cani da guardia. |
谷 | 7 | Gǔ | La valle. Indica un’apertura tra due monti. che ad un certo punto si allarga e diventa una valle pianeggiante o una strada con un’ampia uscita, indicata dalla bocca in basso. Agli albori della scrittura, la bocca come al solito era sorridente, poi si è squadrata. |
豆 | 7 | Dòu | Il fagiolo, il pisello, la soia, il legume. In origine era la raffigurazione di una coppa rotonda con un piedistallo in basso. Per ricreare l’immagine e dare un’idea delle sue forme, è stato usato il disegno di un baccello. Oggi sta ad indicare i legumi. |
豕 | 7 | Shĭ | Il maiale, il porco. È un maiale di profilo, ritto sulle zampe, con la testa (tratto orizzontale) e il grugno ben in evidenza, le zampe e la coda (stilizzata con due tratti a destra). È l’ultimo segno dello zodiaco cinese, ha la pessima fama di essere un animale pigro, sporco, stupido e ingordo ma era una fonte di sostentamento molto importante per i contadini, infatti compare nel carattere 家 (famiglia). Inoltre è uno dei protagonisti del celeberrimo romanzo “Il Viaggio in Occidente” (西游记) di Luo Guanzhong, del periodo Ming. |
豸 | 7 | Zhì | Il gatto, la volpe domestica, il felino. È un gatto con il dorso inarcato, ritto sulle zampe posteriori e la testa con due dentini all’interno. Nella prima versione del pittogramma, cercava di afferrare un topolino, poi sparito. Il gatto era usato nelle risaie per acchiappare i topi o allontanarli dalle coltivazioni di bachi da seta. È detto anche “volpe domestica”. |
貝 | 7 | Bèi | La conchiglia. È un ritratto, con prospettiva dall’alto, di un guscio striato con le due antenne del mollusco che spuntano in basso. In origine la conchiglia, sempre ritratta dall’alto, era aperta e non c’erano antenne. Lo storico Simǎ Qian, vissuto sotto la dinastia Han, racconta che in Cina prima del periodo delle “Primavere e Autunni” si usavano le conchiglie delle lumache di mare come moneta, insieme a coltelli, gusci di tartaruga e stoffe. Le monete, spesso coniate in bronzo, rame e ferro, apparvero durante i secoli di guerra e avevano una forma allungata per imitare la forma allungata di alcune conchiglie marine. Altre ancora erano rotonde e avevano un foro quadrato in centro per legarle insieme. Durante il Rinascimento cinese (dinastia Tang e Song) si inventò la cartamoneta per sostituire le collane di monete quando il pagamento era eccessivo: in caso contrario, sarebbe stato necessario portarsi dietro troppe monete di metallo o pesanti collane. La cartamoneta era stampata con il metodo ad impressione con lastre di legno, come se fossero timbri: la stampa ad impressione esisteva già nella dinastia Han ma si sviluppò solo durante i Song e raggiunse un primo apice di diffusione sotto i Ming. In generale, tasse e tributi si pagavano negli uffici appositi non solo con denaro, ma anche con stoffe pregiate come la seta. Questi tributi venivano pagati anche dagli stati vassalli, cioè sotto la protezione dell’imperatore cinese (ex. penisola coreana, Vietnam). Il carattere semplificato è 贝 e si può usare da solo. |
赤 | 7 | Chì | Il colore rosso, la nudità, svestito. È un uomo in piedi davanti al fuoco, disegnato in basso e poi stilizzatosi. |
走 | 7 | Zǒu | Camminare, marciare, percorrere. Il pittogramma originale ha un uomo che muove le braccia. Poi nel corso dei secoli è cambiato e si è aggiunta una porzione di piede in basso 足 . La parte in alto del carattere è ciò che rimane dell’uomo, che si è stilizzato e si è proteso in avanti per dare il senso di movimento. Si può usare da solo. |
足 | 7 | Zú | Il piede. È un piede ritratto di lato, con la gamba e in ginocchio rotondo in alto. A lato, compare compresso, come nel carattere 路. Si può usare da solo, ma è considerato formale. |
身 | 7 | Shēn | Il corpo, la donna incinta. Originariamente indicava una donna in gravidanza messa di profilo e con una braccio alzato. Ora indica in generale il corpo, la salute e la durata della vita. Si può usare da solo. |
車 | 7 | Chē | Il carro. È un carro visto dal’alto, con il corpo centrale e due ruote collegate all’asse verticale. Nel cinese moderno si incontra semplificato in 车. Si può usare da solo. |
辛 | 7 | Xīn | L’amarezza, l’ottavo ramo celeste. È un uomo che ha offeso (la parte in basso assomiglia a 羊) un suo superiore, rappresentato da alcuni trattini in cima che in origine erano scritti come 上. Quindi dovrà patire le sofferenze della sua punizione. È anche l’ottavo ramo celeste. |
辰 | 7 | Chén | Il tempo, il periodo, l’alba. Si tratta di un oggetto per tagliare le piante nel periodo di maggese con impugnatura e una conchiglia aguzza o una pietra affilata usata come lama. Due mani a destra lo reggono. Il carattere è stato molto rielaborato perché si e ricomposto fino a formare la pietra 石 stilizzata in alto con sotto un piede 止 completamente stilizzatosi per indicare il terreno da zappare. |
辵 | 7 | Chuò | Il cammino. Raffigura un piede 足 in movimento. Le linee in alto sono le orme che imprime al terreno. La versione in cinese semplificato è 辶 e in alcuni font ha due punti invece di uno. |
邑 | 7 | Yì | La città. È un recinto 囗 che rimanda ad un agglomerato di case, con in basso un fossato o, molto più probabilmente, una persona inginocchiata stilizzata come 巴 per indicare un posto in cui vivono in pianta stabile molte persone. Nelle versioni arcaiche, in basso era presente il radicale del sigillo, riferimento all’autorità politica e imperiale sulle città, governate dalla nobiltà e successivamente dai burocrati che avevano superato gli esami imperiali. La versione semplificata è [– 阝]. |
酉 | 7 | Yǒu | L’anfora, il vino, l’alcool, il decimo ramo terrestre. È il disegno di un’anfora panciuta con la bocca stretta, delle anse e il fondo rastremato. Si usava per conservare il vino e l’acqua fiumana. Indicava il vino, oggi scritto come 酒. Indica anche il decimo ramo terrestre del calendario lunare. |
里 | 7 | Lǐ | Il villaggio, l’interno, la fodera. Rappresenta un tipico villaggio arcaico cinese, cioè un gruppo di case con un pozzo in mezzo. Si può trovare da solo, con gli altri due significati. |
金 | 7 | Jīn | Il metallo, l’oro. Sono quattro minerali o quattro pepite d’oro (poi ridotte a due) sotto coperte da alcuni strati di terra e da un oggetto per nasconderli. La versione a lato si comprime in 釒e in Cina è oggi semplificata, ex. 钱. In Cina poi si usa molto per classificare i composti chimici nella tavola periodica. |
長 | 7 | Zhǎng | Maggiore, lungo, la crescita. Sono dei capelli lunghi e legati. Nelle versioni successive, si è aggiunta anche una forcina (tratto orizzontale lungo). Poiché la crescita dei capelli è segno del trascorre del tempo e quindi dell’età, indica anche il concetto di “crescere”. La versione semplificata in Cina è 镸.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. Si può però trovare da solo e come chiave di lettura, per esempio in 张. |
門 | 7 | Mén | La porta a due battenti. Rappresenta la visione frontale di una tipica porta contadina, con due battenti in alto e uno spazio in basso per fare circolare l’aria e gli animali. La versione semplificata in uno in Cina è 门. |
阜 | 8 | Fù | La collina, il tumulo. È un pendìo con una scalinata in salita e una foresta in cima stilizzata come tre alberi. In principio i tre alberi erano tre pallini affiancati, poi si sono semplificati in due rettangoli l’uno sull’altro. Le tre righe l’una sull’altra che che rappresentavano le scale poi sono diventate una croce. La forma ricurva del pendìo si è fusa accanto ai due rettangoli. Il carattere è stato ulteriormente semplificato in [阝–]. |
隶 | 8 | Dài | Afferrare, la sottomissione. Raffigura una mano stilizzata a grugno che regge una coda pelosa di animale. Rimanda ai sacrifici fatti dall’imperatore durante la dinastia Zhōu: gli animali sacrificali venivano trascinati per la coda e uccisi per chiedere favori al Cielo e agli antenati. Gli animali, tenuti per la coda, non potevano fuggire: erano sottomessi. Si credeva che gli spiriti influenzassero la vita terrena e che l’imperatore, una figura divina, aveva il mandato di governare dato dal Cielo. In caso di carestie, terremoti, alluvioni e assunzione di atteggiamenti troppo lascivi, si credeva che l’imperatore perdesse il mandato celeste e poteva essere deposto. Come seconda interpretazione, raffigura una mano che regge una coda di peli d’animale e capelli di schiavo che viene sacrificata.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. Però si trova come componente in basso in 康 ma è un falso amico perché rappresenta una rete su cui si raccoglie il grano separato dalla spiga con un bastone simile al correggiato. In basso sono visibili dei tratti che indicano la paglia che cade per terra, oltre la rete. |
兒 | 8 | Ér | Il figlio. Rappresenta un neonato a gattoni con una grossa testa inquadrata frontalmente. Aveva due codini, poi persi, le delle linee spezzate che stanno ad indicare le fontanelle che non si sono ancora chiuse. Nel cinese semplificato e in alcuni caratteri si trova come 儿 ( ex. 元) e sta a significare “gambe“. A fine parola, nel cinese mandarino viene riciclato per indicare la èrhuà o “erizzazione”, cioè la -r rotica /ɽ/ molto simile a quella inglese.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. |
隹 | 8 | Zhuī | L’uccello con la coda corta. È un uccello con le ali spalancate e le zampe distese, ma è ritratto senza coda. La versione finale del pittogramma differisce molto dall’originale. |
雨 | 8 | Yǔ | La pioggia. Sono delle gocce di acqua che scendono da un’enorme nuvola in cielo, prima sinuosa e poi squadrata. Si può usare da solo. Sopra la chiave di lettura, si comprime, ex. 雪. |
靑 | 8 | Qīng | Il colore verde, il colore azzurro, il colore nero. Ha una vasta gamma di significati, ma per indicare il colore nero si può usare 黑, per indicare il blu-azzurro 蓝 e per il verde 绿. Sono dei germogli che sono verdi perché stanno ancora crescendo. Alcuni germogli in alto si sono semplificati in dei tratti orizzontali. In alcuni font e/o in Cina si scrive come 青. Ha poi molti altri significati, come ad esempio “giovane” (riferimento in senso lato alla giovinezza dei germogli), “lussureggiante” e “primavera“. |
采 | 8 | Cǎi, Biàn | Marcare, raccogliere, scegliere.Nel carattere 菜, che indica in generale le verdure, la parte in basso indica una piantina sradicata dal terreno da una mano, di cui sono indicate le unghie.
Il carattere non va confuso con 番, l’impronta di un animale selvatico: in alto c’è la zampa con l’artiglio e in basso c’è impronta, oggi squadrata in 田. in origine significava “zampa di bestia selvatica”, il tratto verticale dei due componenti era fuso e il primissimo tratto obliquo in alto era assente. 釆 era usato anche da solo per indicare “distinguere”, poi e stato sostituito con 辨 e a volte era un errore di grafia perché si scambiava con 采 . 釆 si trova in 释、番、悉、釉 e non va confuso nemmeno con il riso e il grano, 米 e 禾. |
非 | 8 | Fēi | Non essere, sbagliato. Rappresenta le due qualità di legno che possiede un tronco d’albero: una parte poco robusta e un’altra parte adatta a costruire. Si può usare slegato e, nel linguaggio formale o in alcune parole, significa “non essere”. |
面 | 9 | Miàn | La faccia, il volto, la superficie. È un volto frontale stilizzato e incorniciato, in cui spicca il naso 自. Si può anche usare da solo e in più indica il concetto di “rispetto”: in Cina e in Giappone, “perdere la faccia” è un modo colloquiale per dire come la persona colpita abbia perso la sua reputazione, la sua “faccia” (cinese “Mián”, giapponese “Menboku”). In più, se una persona perde la faccia, anche le altre entità che rappresenta o di cui fa parte (ex. azienda, familiari) perdono la faccia perché il singolo, nella filosofia confuciana, è un microcosmo che fa parte di un macrocosmo e il suo operato ha ripercussioni su di esso.Il carattere oggi indica anche la farina ma nella versione tradizionale si scriveva insieme al radicale del frumento, 麵 . |
革 | 9 | Gé | Il cuoio non conciato, il pellame, l’ufficiale degradato. È una pelle di pecora stesa, rappresentata dalle due linee orizzontali del radicale, , con due mani ai lati che la raschiano per conciarla. Le mani oggi sono evolute nel rettangolo in mezzo. Indica pure un ufficiale “scuoiato” dei suoi beni e del suo grado. Si usa molto in oggetti fatti in cuoio: selle, bersagli per allenarsi, briglie… e si usa anche nella parola 革命, che oggi indica la “rivoluzione”, un cambio di pelle/situazione e anticamente indicava lo stesso fenomeno ma riferito in particolare alla deposizione di un imperatore se si credeva che quest’ultimo avesse perso il mandato celeste. |
韋 | 9 | Wéi | Il cuoio conciato. Sono due uomini ritratti da un punto di vista rialzato che aprono, tirano e stirano un oggetto tondeggiante, cioè una pelle conciata, sopra un oggetto che ovviamente è nascosto dalla pelle. La pelle poi si è squadrata in un rettangolo.Secondo Xu Shen, il significato originale era “schiena contro schiena”, mentre quello di “cuoio conciato” è un prestito.
La versione semplificata è 韦. |
音 | 9 | Yīn | Il suono. È una bocca dalla quale, in basso, spunta una lingua in movimento, con un punto disegnato sopra. Poi le forme si sono squadrate e il punto è diventato una linea orizzontale. Si può usare da solo. |
韭 | 9 | Jiǔ | Il porro, lo scalogno, l’aglio. Sono due piantine di aglio cinese che spuntano dal terreno e le foglie rivolte verso l’alto (“lanceolate”). Si può usare da solo, ma è estremamente formale. |
頁 | 9 | Yè | La testa, la pagina. È una testa vista frontalmente, con un ciuffo di capelli e un naso 自 frontale e il collo. Il naso, a causa della punto di vista frontale, appare appiattito. Infatti il carattere è stato poi riciclato per indicare la foglia, piatta come il naso in questione. Nel cinese semplificato si trova come 页 . Si può usare da solo e significa “foglia, pagina”. |
風 | 9 | Fēng | Il vento. In principio dentro al contorno c’erano un sole, un tratto orizzontale sopra di lui che indicava il concetto di movimento e, sotto, il radicale dell’ampiezza. Poi il pittogramma è mutato in un insetto: nel pensiero antico cinese, i venti con il loro influsso creavano gli insetti. La forma semplificata è una vela (stilizzata con una cucitura in mezzo) gonfiata dal vento, 风, Si può usare da solo. |
飛 | 9 | Fēi | Il volo. Sono due ali aperte di una gru dal collo ricurvo mentre si stacca dal suolo. I puntini sono le piume. La versione cinese semplificata è 飞 e si può usare da sola. |
食 | 9 | Shí | Il cibo. Rappresenta una persona in alto e una pentola con il coperchio poggiato sopra. Sotto c’è un mestolo. La forma a lato si disegna 飠e in Cina è semplificata come 饣. |
首 | 9 | Shǒu | La testa, il capo. Raffigura una testa stilizzata, con un ciuffo di capelli e un naso 自. Sta a significare anche “capo” nel senso di “leader“. Si può usare da solo.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. Si trova però nel carattere 道 per indicare il concetto di “via/strada” anche nel senso metaforico del termine, come per esempio lo usa Laozi nel Daodejing, testo che ha fondato il Daoismo. |
香 | 9 | Xiāng | Il profumo, la fragranza. È il miglio, rappresentato dal radicale del miglio, mentre fermenta e produce un buon odore, come indica il radicale della dolcezza in basso. Oggi quest’ultimo si è semplificato. Si può usare da solo.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. |
馬 | 10 | Mă | Il cavallo. È un cavallo ritratto di profilo con un enorme occhio. Nella forma finale, conserva dei tratti del muso, della criniera (tratti orizzontali), dell’occhio (tratto verticale), del dorso e le 4 zampe in basso. Fa parte dello zodiaco cinese. La versione semplificata in Cina è 马. |
骨 | 10 | Gǔ | Le ossa, lo scheletro. Il pittogramma in origine raffigurava alcuni tratti di uno scheletro, non è specificato di chi o cosa; più avanti è stata aggiunta in basso la carne stilizzata 月. Le ossa si usavano sia per fabbricare tessere di domino che per effettuare le scapulomanzie. |
高 | 10 | Gāo | La torre, l’altezza. È il pittogramma di una torre costruita sopra un palazzo. La torre rende il concetto di “altezza”. La penultima versione del radicale è 髙, ancora in uso in alcune parole giapponesi. |
髟 | 10 | Biāo | I capelli. È un viso rappresentato frontalmente, con uno scorcio di naso 自 e il collo e una lunga ciocca di capelli a lato. |
鬥 | 10 | Dòu | Il combattimento, il litigio. Sono due uomini di profilo che combattono o hanno un’accesa discussione. Nella versione attuale (斗) restano due linee verticali per rappresentare i loro busti e i tratti del viso stilizzati. Per rimanere in tema, i famosi stili di lotta Taijiquan e Shaolinquan (太极拳, 少林拳) sono cinesi. |
鬯 | 10 | Chàng | Il vino sacrificale. È un vaso con del vino mescolato e fatto fermentare con miglio e aromi, rappresentati come dei puntini. Successivamente è stato aggiunto sotto un mestolo, usato per versarlo nelle coppe. Durante le libagioni si spargeva per terra per sacrificarlo al Cielo o agli antenati.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. |
鬲 | 10 | Gé | Il calderone, la marmitta. È un grosso recipiente di terracotta prima e di bronzo successivamente, con dei sostegni. Si poneva direttamente sul fuoco. Si usava pure in cerimonie ed era esposto nei templi e nelle tombe. Le tre gambe, per facilitare la dissipazione del calore e quindi la cottura, erano vuote all’interno. Nella parte superiore del carattere c’è il coperchio senza pomello. La forma del calderone si è stilizzata in una bocca scollata dal coperchio e dalle gambe, che si sono stilizzate in due punti.Uno dei rarissimi caratteri in cui si usa è 融 , che oggi sta a indicare la finanza. |
鬼 | 10 | Guǐ | Fantasma, demone, spirito, spaventapasseri. È una forma umana che vola via da un corpo. Accanto ad essa c’è un vortice d’aria stilizzato e creato dal suo movimento. Secondo altre interpretazioni, in realtà è la coda del demone. Una seconda interpretazione vuole che il pittogramma sia in realtà uno spaventapasseri inserito in un campo 田 , visibile in alto. Si può usare da solo. Nel pensiero cinese arcaico, si credeva che gli spiriti degli antenati influenzassero le faccende terrene. Nella letteratura classica, i fantasmi e demoni pullulavano le novelle popolari e gli aneddoti su soggetti fantastici, fenomeni curiosi e apparizioni misteriose, gli Zhiguai e i Chuanqi. Gli spiriti erano presenti anche nelle medesime novelle a tema buddista: quest’ultimo entrò in letteratura quando la religione si diffuse e si ritrova pure nei romanzi lunghi più celebri come “Il Sogno della Camera Rossa”, “I Briganti” e “Il Viaggio in Occidente” e in alcune poesie Tang e Song. Il buddismo in Cina poi si frammentò in più scuole. Una di queste, il “Buddismo Chan” fu esportato in Giappone, dove diventò “Buddismo Zen“. |
魚 | 11 | Yú | Il pesce. È un pesce prima ritratto dall’alto e poi in piedi e di profilo, con le pinne sul dorso e ventre (poi perse), la testa in alto, il corpo con le squame e la coda divisa in due stilizzata con dei puntini. È simbolo di ricchezza, serenità e armonia coniugale (insieme alle anatre mandarine) e fedeltà matrimoniale. In Cina si trova semplificato come 鱼. |
鳥 | 11 | Niǎo | L’uccello dalla coda lunga. È un uccello ritratto di lato, con un becco (poi diventato un ciuffetto sulla testa), un occhio stilizzato, un’ala spalancata e le due zampe stilizzate in basso. È ritratto in molti dipinti e, tra tutti i volatili, la fenice rappresenta l’imperatrice e le anatre mandarine rappresentano una coppia di amanti perfetti. Quest’ultima immagine molto usata nei romanzi popolari cinesi del periodo Qīng ha dato nel Novecento (periodo della letteratura moderna cinese) il nome al filone della narrativa popolare, chiamata in segno di disprezzo “Genere delle anatre mandarine e delle farfalle” (in realtà si chiamava 小说, cioè “piccole chiacchiere”). La versione semplificata in Cina è 鸟. Il carattere in più è stato ribaltato rispetto ad un ipotetico asse verticale. |
鹵 | 11 | Lǔ | Il sale, il salgemma. È un contenitore con un manico e dei granelli di sale. Durante l’occupazione tartara (dinastia Yuan) il sale veniva usato anche come moneta. La versione cinese semplificata è 卤 e si può usare da sola, anche se è formale. Il sale infatti viene oggi indicato come 盐.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. |
鹿 | 11 | Lù | Il cervo. È un cervo di profilo, con testa, un occhio stilizzato 目 ribaltato in orizzontale, le corna (nella versione finale, ne resta uno) e due zampe. È molto usato nella medicina tradizionale cinese, è simbolo di vigore e di lunga vita. È importante pure per i monaci tibetani, insieme alla coda di yak. |
麥 | 11 | Mài | Il frumento. Raffigura il grano che matura. In alto ci sono le piantine cariche e piegate dal peso dei chicchi, in basso c’è l’icona del movimento. La versione attuale è piuttosto diversa da quella originale. La versione semplificata è 麦.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. Era di un’importanza fondamentale in 麵 per distinguere la farina da 面, la faccia. Da dopo la semplificazione, i due caratteri convergono, |
麻 | 11 | Má | La canapa, l’oppio, il lino. Sono due fasce di steli, messi sotto un riparo ad essiccare. Le fibre di canapa erano state usate e coltivate per millenni fabbricare carta, corde e tessuti, inclusi i sudari funerari. Era anche usata nella medicina tradizionale cinese come sostanza euforica o anestetico, e i suoi semi venivano mangiati dai contadini. |
黄 | 12 | Huáng | Il colore giallo.Raffigura un uomo in piedi con un grosso medaglione di giada semicircolare e decorato sulla pancia. Quest’ultimo significato resta nel carattere 璜. Il giallo era anche colore imperiale, era molto usato nelle decorazioni sontuose ed è usato nei vestiti di alcuni monaci buddisti ma, in altri contesti, rimanda ai concetti di “pornografico“, “inquinamento spirituale” e “depravazione”.
L’idea di giallo fa venire in mente anche il löss, un fango giallo e fertile depositato a terra dal Fiume Giallo, intorno al quale si sviluppò la civiltà cinese agli albori. Il carattere non va confuso con 寅, che raffigura un tetto sotto al quale c’è una freccia con punta (appiattitasi in un tratto orizzontale) decorazione che ha colpito un bersaglio e due mani (stilizzate nella linea orizzontale nel bersaglio 口) che la afferrano. |
黍 | 12 | Shǔ | Il miglio. È un cereale dal quale gocciola l’acqua. Il fatto che goccioli mostra come le foglie siano appiccicose e impermeabili. Le gocce di acqua si sono poi mutate nel radicale dell’acqua. Il miglio è stato l’alimento base dei cinesi fino alla dinastia Han, poco dopo l’inizio del periodo imperiale, quando fu sostituito con il riso. Si usa tuttora non solo nei piatti ma anche nel vino di riso fermentato. |
黑 | 12 | Hēi | Il colore nero. In origine 黒, è un una canna fumaria con sotto un focolare, rimasto in basso come quattro gocce. Secondo un’altra interpretazione, è una persona con una maschera sulla faccia, dalle sembianze di 田 esattamente come succede nel carattere 畏.Il colore nero viene spesso usato in parole che si riferiscono ad atti di “illegalità” e simili (ex. 黑钱 soldi in nero, soldi sporchi) o a cose “oscure, segrete, sinistre“. Nell’Opera di Pechino, i personaggi con la faccia nera sono di alto rango. Nel vestiario, è un colore molto comune che indica formalità. |
黹 | 12 | Zhǐ | Il ricamo. È una foglia con, nella parte inferiore del carattere, una stoffa traforata per ricamarci le foglie.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. |
黽 | 13 | Mǐn | La rana, il rospo, il batrace, il girino. Era una rana vista dall’alto, con la testa, 4 zampe e la coda piegata. Poi passò a rappresentare un girino, con le branchie e la coda. È presente in alcune leggende cinesi, si usava come ingrediente nella medicina tradizionale cinese e popolava le risaie. I contadini le catturavano per poi mangiarle in quanto non potevano permettersi spesso la carne. Veniva chiamata “il pollo della risaia”. In Cina oggi si usa la versione semplificata 黾. |
鼎 | 14 | Dǐng | Il tripode. In origine era un vaso di terracotta, poi è stato realizzato in bronzo. Questo recipiente con le maniglie e tre gambe veniva usato per cucinare. In tempi successivi, si utilizzò per offrire sacrifici.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. |
鼓 | 14 | Gǔ | Il tamburo. È una mano destra che impugna una bacchetta dalla punta grossa e picchia un tamburo con un sostegno sotto. I primi tamburi cinesi erano in terracotta e pelle ed erano usati in battaglia o per segnare l’ora, insieme alle torri campanarie. |
鼠 | 14 | Shǔ | Il topo. È un topo con la testa e vibrisse/baffi (parte alta del carattere), il corpo panciuto, le zampe e una lunga coda (il tratto ricurvo a destra più esterno). È il primo animale dello zodiaco cinese. È segno di timidezza, meschinità, furbizia ma pure operosità. Si può usare da solo. |
鼻 | 14 | Bí | Il naso. È un naso visto frontalmente e arricchito di tratti per distinguerlo da 自 . Essi sono la bocca aperta e il collo. Si può usare da solo. |
齊 | 14 | Qí | L’uguaglianza. Sono tre spighe di grano affiancate e perfettamente uguali. In principio erano solo tre linee verticali con tre ovali disegnati sopra, poi gli ovali sono diventati dei rombi e la linea verticale della piantina in mezzo è aumentata di altezza. Poi quest’ultima si è stilizzata (con lo zoom sul radicale, si nota ancora un rombo tagliato a metà), le altre due piantine si sono stilizzate in alto e sotto sono comparsi due tratti orizzontali. La versione finale quindi è più complessa di quella di partenza. La versione semplificata in Cina è 齐.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. Si usa per; come chiave di lettura nel carattere 济 che, nella celebre parola 经济, indica l’economia. Quest’ultima è un tema caro ai cinesi contemporanea, con un riferimento al suo sviluppo stabile (经济稳定发展). |
齒 | 15 | Chǐ | Il dente. Raffigurava una bocca spalancata messa in verticale, con due arcate di denti. Poi è stata girata in orizzontale e ha conservato 4 denti, poi stilizzati. Nel cinese semplificato appare come 齿 . Si può usare da solo, tuttavia per indicare i denti si preferisce 牙. |
龍 | 16 | Lóng | Il drago. È un drago con due ali in alto (meno riconoscibili nella versione finale), la pelle ricoperta di scaglie (tutti i trattini orizzontali) e il corpo snello. È simbolo dell’imperatore e fa parte dello zodiaco cinese. Sebbene per tradizione sia sordo, è una bestia molto potente. In Cina si usa la versione semplificata 龙. |
龜 | 16 | Guī | La tartaruga. È inizialmente una tartaruga vista dall’alto, con una croce per indicare il carapace striato, la testa, 4 zampe e la coda. Poi il pittogramma è stato girato in verticale e il ritratto è stato eseguito di profilo. Si notano bene la coda, il carapace striato, due zampe e la testa. È simbolo di perseveranza ma pura di infedeltà femminile. Simbolizza il nord ma pure tutto l’universo: secondo uno dei miti cosmogonici cinesi, la terraferma si trova sui loro carapaci, che emergono dal mare. Il secondo mito più noto è quello del dio Pangǔ che rompe un uovo: l’albume è l’universo e il tuorlo è la Terra. Pangu è la prima delle tante figure leggendarie che si trovano nelle opere storiografiche che parlano della Cina delle origini. Dopo di essi sono venuti i primi sovrani saggi, i “Giusti” o “Santi”, rappresentati come esempi da seguire dai primi filosofi cinesi vissuti sotto il primo periodo di guerra, le “Primavere e Autunni” (Confucio, Lǎozi…). Quando il re Yu passò il posto a suo figlio Qi (啟), nacque la prima dinastia cinese: la dinastia Xi‘, succeduta dagli Shāng e Zhōu. Il guscio della tartaruga era inciso con i caratteri e bruciato per le scapulomanzie, che sono il contesto in cui nacquero i primi pittogrammi. Rappresenta pure il letargo. La versione semplificata in Cina è 龟: perde il corpo e le zampe. In alto c’è un coltello come falso amico, presente anche in un altro animale: 鱼, il pesce.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. |
龠 | 17 | Yuè | Il flauto di Pan. Rappresenta un flauto di bambù con le canne allineate e rilegate da una fascia orizzontale. Le tre bocche in alto stanno ad indicare i fori. Il tratto orizzontale più in alto sta pure ad indicare l’assemblaggio delle canne. La musica si suonava in funzione di intrattenimento e aveva anche una funzione politica, rituale e di accompagnamento delle recite teatrali (Kunqu 昆曲, Zaju 杂居, Jingju 京剧…), divise in 300 stili diversificati in base al dialetto usato e al tipo di musica usata. Nelle fasi di intrattenimento, alla musica si poteva unire il testo, di solito una poesia popolare a tema amoroso (ex. gli Cí 词 del Rinascimento cinese e i Qǔ 曲 nati sotto l’occupazione mongola, cioè la dinastia Yuan), composta da scrittori che in passato erano burocrati falliti e oggi sono famosi volti della letteratura cinese. Un tipico strumento usato era la Pipa 琵琶, il liuto cinese. Nella strumentistica tradizionale cinese, gli strumenti si dividevano in otto classi, tutte distinte dal materiale di costruzione. Le note non si segnavano con la notazione occidentale, inventata da Guido d’Arezzo, ma con i sinogrammi. Si può usare da solo, ma è estremamente formale.Oggi non si usano caratteri aventi questo radicale. |
Note
- ^ Edoardo Fazzioli e Eileen Chan Mei Ling, Caratteri cinesi, in Arte, Milano, Mondadori, 2010.
Fonte: Wikipedia
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