Sommario di Letteratura russa moderna
La scrittura in russo moderno si afferma solo nel XVII secolo. Se ne considera punto di partenza l’autobiografia del pope Avvakum (moscovita, vescovo tradizionalista morto nel 1682, martire dei conflitti religiosi scatenati dalle riforme del patriarca di Mosca Nikon). Sotto l’influenza di Pietro il grande il paese si occidentalizza. L’uso del russo è facilitato dalla riforma dell’alfabeto cirillico e questo consente l’accesso alla cultura ad un maggior numero di persone, che trova assai apprezzabile l’idea di utilizzare una lingua profana popolare per la letteratura.
La prima generazione letteraria russa compare all’inizio del XVIII secolo, ed è rappresentata da autori come Antioch Dmitrievič Kantemir, (Costantinopoli 1708 – Parigi 1744), Vasilij Kirillovič Tredjakovskij (Astrachan’ 1703 – San Pietroburgo 1768) e Michail Vasil’evič Lomonosov (1711 – 1765), poeta e scienziato, fondatore nel 1755 a Mosca della più grande e antica università russa.
Gavriil Romanovič Deržavin (1743–1816) per la poesia, Aleksandr Petrovič Sumarokov (San Pietroburgo 1717 – Mosca 1777) e Denis Ivanovič Fonvizin (1746-1792), per il teatro, sono coloro che inaugurano generi letterari fino ad allora inesistenti. Nikolaj Michajlovič Karamzin (1766–1826) e Aleksandr Nikolaevič Radiščev (1749–1802) sono i principali sentimentalisti russi. Il Classicismo, all’inizio del XIX secolo, è rappresentato da Ivan Andreevič Krylov (favole), da Aleksandr Sergeevič Griboedov (teatro), e da Vasilij Trofimovič Narežnyj (prosa).
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