Bibliografia utopica
Utopie leggendarie
- Atlantide, la mitica isola descritta da Platone nei suoi dialoghi Timeo e Crizia, risalente a circa 9600 anni fa, è stata fonte di ispirazione per numerose altre utopie letterarie.
- Libertalia, una leggendaria colonia di pirati fondata in una enclave del Madagascar nel 1724.
Utopie letterarie
- La Repubblica di Platone.
- L’Utopia (1516 circa) di Tommaso Moro.
- La città del Sole (1623) di Tommaso Campanella.
- La nuova Atlantide (1627), racconto incompiuto di Francesco Bacone.
- La repubblica di Oceana o Oceana (The Commonwealth of Oceana, 1656) di James Harrington.
- Les aventures de Télémaque (1699) di Fénelon dove sono descritte due società felici: Betica (nel libro ottavo) e Salento (libro dodicesimo).
- La sezione de I viaggi di Gulliver (1726) di Jonathan Swift che descrive la calma e razionale società degli Houyhnhnm, è certamente utopica, ma è intesa per essere contrapposta a quella degli Yahoo, che rappresentano il peggio della razza umana.
- L’anno 2440 (L’An 2440, rêve s’il en fut jamais, 1771) di Louis-Sébastien Mercier.
- Voyage en Icarie (1840) di Etienne Cabet.
- Erewhon (1872) di Samuel Butler.
- Guardando indietro, 2000-1887 (Looking Backward, 2000-1887, 1888), di Edward Bellamy.
- Freiland (1890) di Theodor Hertzka.
- Notizie da nessun luogo (News from Nowhere, 1891), di William Morris (il movimento Arts and Crafts fu fondato per mettere in pratica le sue idee).
- Utopia, Limited (1893) è una operetta di Gilbert e Sullivan, nella quale una piccola isola-nazione si riforma in stile inglese.
- Diverse opere di H. G. Wells, tra cui Una utopia moderna (1905).
- R.U.R. (Rossum’s Universal Robots) (1920) di Karel Čapek, autore anche di altri importanti esempi di letteratura utopistica, ad esempio i romanzi La fabbrica dell’Assoluto (1922) e La guerra delle salamandre (1936).
- Il mondo nuovo (Brave New World, 1932) di Aldous Huxley può essere considerato un esempio di satira pseudo utopica (vedi anche distopia). L’isola, un altro suo romanzo, mostra invece un’utopia positiva.
- A noi vivi (1938-1939), il primo romanzo di Robert A. Heinlein (pubblicato postumo nel 2004), in cui l’autore espone sotto un sottile velo narrativo fantascientifico le proprie idee e teorie sociali, economiche e politiche, riscontrabili in tutta la successiva produzione.
- Il giuoco delle perle di vetro (1943) Hermann Hesse.
- Walden Two (1948) di Burrhus Skinner.
- La rivolta di Atlante (Atlas Shrugged, 1957) di Ayn Rand.
- Fanteria dello spazio (Starship Troopers, 1958) di Robert A. Heinlein, in cui viene immaginato un mondo unito sotto un governo globale, in cui l’acquisizione dei diritti politici (voto e possibilità di candidarsi alle elezioni) devono essere guadagnati prestando un periodo di servizio militare volontario per un minimo di due anni. Questo portò all’autore accuse di militarismo, accuse poco fondate, visto che le caratteristiche del servizio militare come descritte nel libro differiscono notevolmente da quelle reali, che peraltro Heinlein criticò in altri suoi libri. Nel film del 1997, che si discosta in molti punti dal libro, l’aspetto sociale utopico viene completamente ribaltato, tanto da poter accomunare il film al genere distopico
- Quelli di Anarres (The Dispossessed, 1974), romanzo di fantascienza di Ursula K. Le Guin, viene talvolta visto come uno dei pochi rappresentanti moderni del genere utopico, anche se è notevole che uno dei temi principali del lavoro sia l’ambiguità delle differenti nozioni di utopia. La Le Guin presenta un mondo in cui tutti i lavori ingrati – come scavare fossi e spurgare fogne – vengono equamente divisi tra tutti gli adulti, che per il resto possono dedicarsi ai loro lavori quotidiani e più soddisfacenti.
- Ecotopia (1975) di Ernest Callenbach.
- Il ciclo della Cultura, che inizia con il romanzo Pensa a Fleba (Consider Phlebas, 1987) di Iain Banks.
- La trilogia delle tre Californie (anni 1990) di Kim Stanley Robinson.
- La Québécie (1990) di Francine Lachance.
- The Giver (1993), romanzo di Lois Lowry, ritrae una società “perfetta” del lontano futuro, nella quale l’eliminazione di guerre, malattie, paure, ecc. è ottenuta al prezzo della repressione delle emozioni umane, dell’individualità e del libero arbitrio.
- L’imperativo edonistico (The Hedonistic Imperative, 1996), un manifesto on-line di David Pearce, delinea come ingegneria genetica e nanotecnologia aboliranno la sofferenza in tutta la vita senziente.[9]
- No. 6 (2003), una serie giapponese composta da nove romanzi, scritta da Atsuko Asano, ambientata in una città perfetta chiamata No.6. Shion, abitante della città, con l’aiuto dell’amico Nezumi, scoprirà la verità che si nasconde dietro No.6, la quale si rivela l’ennesima mostruosa creazione dell’essere umano corrotto e senza scrupoli.
Il romanzo utopistico
Il romanzo utopistico vede tra i suoi autori principali Louis Sebastien Mercier, Edward Bellamy, Evgenij Zamjatin ed Ebenezer Howard.
Utopie cinematografiche
Bibliografia
- Massimo Baldini, “La storia delle utopie”, Armando Editore, Roma, 1996.
- Antonio Cocozza, Utopia e sociologia. Una critica alle società chiuse, Armando, Roma, 2004.
- Giuliano F. Commito, Iuxta Propria Principia. Libertà e giustizia nell’assolutismo moderno. Tra realismo e utopia, Aracne, Roma, 2009.
- Dall’Utopia all’utopismo. Percorsi tematici, a cura di Vita Fortunati, Raymond Trousson, Adriana Corrado, Napoli, CUEN, 2003.
- Yann Rocher, Théâtres en utopie, Actes Sud, Paris, 2014.
- Voce “Utopia” a cura di Bronisław Baczko, nell’Enciclopedia Einaudi, 1981.
- Bronisław Baczko, L’utopia. Immaginazione sociale e rappresentazioni utopiche nell’età dell’illuminismo, Einaudi 1979.
- Francesco Ghia, Introduzione a “Utopia” di Thomas More, traduzione di Maria Lia Guardini, Il Margine, Trento, 2015.
- Per approfondimenti
- Voce Utopia in Nicola Ubaldo, Atlante illustrato di filosofia, Firenze, Giunti Editore, pp. 276–7, 2000. ISBN 88-440-0927-7; ISBN 978-88-440-0927-4. Nuova ed.: 2005. ISBN 88-09-04192-5; ISBN 978-88-09-04192-9.
- Jean-Pierre Fontana, Petite Histoire de la Science-Fiction Française et de l’édition de science-fiction en France de 1371 à 1981., in Grande Enciclopedia della Fantascienza, Del Drago, novembre 1981. – seconda parte
- Dal sito dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani:
- Delio Cantimori,
[1] Utopia], da Enciclopedia Italiana, 1937
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- Valerio Verra,
[2] Utopia], da Enciclopedia del Novecento, 1984
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- Bronislaw Baczko, Utopia[collegamento interrotto], da Enciclopedia delle scienze sociali, 1998
- Lucio Bertelli, Aspetti dell’utopia nell’antica Grecia[collegamento interrotto]
- Germana Ernst, Tommaso Moro e la creazione di Utopia[collegamento interrotto]
- Roberto Lolli, Per un percorso sull’utopia nella scuola superiore (come e perché)[collegamento interrotto]
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