Il Metodo Linklater- La voce naturale
Negli anni cinquanta del secolo scorso, Kristin Linklater apprese alla London Academy of Music and Drama una progressione di esercizi per lo scioglimento di tensioni inibitorie e l’ampliamento e lo sviluppo dell’espressione vocale, creata da Iris Warren. Negli anni sessanta Linklater si trasferì negli Stati Uniti dove praticò, elaborò e sviluppò (attraverso l’insegnamento, il dialogo con altre discipline e importanti collaborazioni con compagnie teatrali e registi, da Elia Kazan a Joseph Chaikin) quella progressione di base. Dagli anni settanta, in seguito alla pubblicazione del manuale “Freeing the Natural Voice”, quella che ormai si chiamava Tecnica Linklater si diffuse enormemente negli Stati Uniti e ritornò in Europa con altre importanti collaborazioni, prima fra tutte la compagnia di Peter Brook.
Negli anni di collaborazione con compagnia teatrali e di dialogo creativo con altre discipline (dalla Tecnica Alexander alla neuroscienza) l’originaria sequenza di esercizi di voce si è sviluppata anche in una pratica di studio del testo e di esperienze di avvicinamento alla messa in scena. Così il Metodo Linklater offre all’attore (e infine all’intera compagnia teatrale) un percorso che va dal respiro alla voce, dalla voce alla parola e dalla parola al discorso per allargarsi infine a quella tessitura di immagini, parole e azioni che è il “copione” di uno spettacolo teatrale (o qualunque “script”). Al cuore di questo percorso è l’idea di un “io classico”, un sé più grande dell’individuo a cui la vita di tutti i giorni confina l’essere umano, condizionato da inibizioni e abitudini. Dunque l’obiettivo di questo percorso (del Metodo Linklater) è quello di scoprire quella voce individuale, unica e naturale, che al di là di abitudini e consuetudini familiari, riveli questo io più ampio, aperto e disponibile alla metamorfosi, pronto a riorganizzarsi, organicamente, per dar vita a qualsivoglia forma di creatura umana o fantastica.
Gli Esercizi:
La voce dell’attore può essere il più forte elemento attraverso cui la luce di un evento catartico illumini i luoghi oscuri, le storie nascoste o le emozioni represse del pubblico. Per ottenere questa efficacia la voce dell’attore dev’essere radicata in quei tratti neuro-fisiologici del corpo allenati a ricevere e trasmettere impulsi emotivi, immaginazione, psiche e intelletto. In questo modo il corpo vede, ascolta, sente e parla.
Il Metodo propone una dettagliata serie di esercizi che combinano immagini, immaginazione e informazioni tecniche. Chi vorrà apprenderli arriverà a una comprensione della psico-fisiologia della sua voce che darà luogo a un fondamentale ricondizionamento delle sue abituali modalità comunicative.
Gli esercizi si articolano in una struttura dettagliata e accuratamente progettata, che si sviluppa nei seguenti passaggi:
Il corpo:
la spina dorsale, il supporto al respiro naturale.
Il respiro:
liberare il respiro,il ritmo della respirazione involontaria.
Il tocco del suono:
le vibrazioni iniziali.
Espansione delle vibrazioni, liberando il corpo dalle tensioni.
Il canale:
mandibola, lingua, palato molle.
La scala dei risuonatori :
petto, bocca, denti.
Capacita respiratoria:
diaframma, intercostali, pavimento pelvico.
La scala dei risuonatori :
seni paranasali, naso e cranio.
Estensione: tre o quattro ottave di note parlate.
Articolazione: gli articolatori modellano la voce in parola.
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Manuale
http://www.linklater.it/ita/libro/libro.pdf
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Video
Kristin Linklater, trainer della voce e Head of Acting della Divisione Teatrale della Columbia University di New York, parla della voce naturale, e di come e perchè la perdiamo.
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