Il 61.mo Festival di musica contemporanea di Venezia sotto il segno dell’Oriente
Il 61.mo Festival di musica contemporanea di Venezia sotto il segno dell’Oriente: è questa la scelta del direttore artistico Ivan Fedele: “Est!” , è questo il titolo del 61.mo festival internazionale di musica contemporanea in programma dal 29 settembre all’8 ottobre; la rassegna spazia tra Cina, Giappone e Corea e si apre con la rappresentazione di ‘Inori’, la preghiera per solista e orchestra di Karlheinz Stockhausen. Il premio alla carriera va al cinese Tan Dun, quello all’Innovazione al giapponese Dai Fujikura.
Un altro filone è quello dello strumento ‘aumentato’ e delle tecniche ‘estese’, destinato a diventare sempre più importante anche in futuro, arrivando a esplorare le nuove frontiere della liuteria, come ha annunciato Fedele. Quest’anno il protagonista è il violoncello, il cui suono sarà trasfigurato in tre diversi appuntamenti di un’unica giornata. Altro obiettivo della programmazione, quello di essere sempre più inclusivo di altri generi musicali: in arrivo il rock elettronico dei JoyCut, la ‘Musica Nuda’ di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti (con una proposta ispirata ai versi dell’orientalista Fosco Maraini), il live-set dei Demdike Stare e il jazz di Enrico Rava.
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Categorie:L01- Cronache musicali - Musical News
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