La triade teatrale (se vogliamo farlo funzionare)
In questo schemino riassumiamo il concetto di teatro che intendiamo illustrare e portare avanti. Non è difficile da capire, addirittura elementare: la triade teatrale è costituita da drammaturgo, regista, attore. Il drammaturgo è in scena anche quando è trapassato a miglior vita, c’è il testo che lo rappresenta e che ci dobbiamo guardar bene dal violentare. Il teatro potrebbe anche fare a meno di un testo, ma è la continuità del teatro, la sua storicità, la sua evoluzione nel corso del tempo che ce lo rende necessario. Subito dopo viene il regista. Il teatro moderno nasce dal protagonismo del regista, ma bisogna stare attenti a che non travalichi il suo compito: mettere in scena un testo. Poi c’è l’attore, il vero cuore del teatro, ma anch’egli dovrebbe poter controllare il suo ruolo per esaltare lo spettacolo nel suo complesso e non singoli sprazzi o momenti.
Il Drammaturgo

Eugene O’Neill
Abbiamo ribadito più volte la centralità del testo nel teatro. Nella cultura occidentale tutto ruota intorno a un testo, alla pagina scritta. Sarebbe illusorio e antistorico negarlo. Il testo costituisce la catena memoriale della trasmissione culturale. Conosciamo il passato attraverso i documenti che ce lo testimoniano. Persino oggi, nell’era della liquidità informatica, sentiamo il bisogno di scrivere testi per testimoniare la nostra visione del mondo. In un campo così vicino alla dimensione orale, com’è il teatro, il testo costituisce l’àncora intorno alla quale svolgere la catena che regge lo spettacolo. Senza testo la scena diventa approssimativa, frammentaria, molte volte autorefernziale e inconcludente.
Il regista
Questo è Strehler e va bene, ma in generale così si presenta un regista alle prove: tuta, scarpe da ginnastica, copione in mano, circondato dagli attori. Il teatro è sudore, c’è da muoversi, controllare, sbraitare. C’è pure chi mormora birignao parlando al cellulare dal fondo della platea, ma di costui non parleremo.
L’attore
Gli attori sono il fulcro dello spettacolo, ma spesso indulgono in pose e atteggiamenti che nuocciono, invece di giovare allo spettacolo. Un controllo registico è garanzia di coerenza e fluidità scenica. Detto ciò, vorremmo esaltare piuttosto che negare le enormi possibilità che ha un attore per esaltare la sua fisicità, senza mai dimenticare però che sta interpretando una parte.
Gli altri protagonisti dell’avventura teatrale
Le altre figure del teatro non sono certo in subordine, ma svolgono un ruolo del tutto diverso dalle figure della triade: il drammaturgo, il regista, l’attore. Scenografi, costumisti, truccatori, attrezzisti contribuiscono con la loro perizia tecnica alla riuscita dello spettacolo.
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