Antonio De Lisa- Tu, Candido (sinossi)
PERSONAGGI
Il Presentatore, Cunegonda, Candido, Il Doppio di Candido (mimo), Voltaire, Leibniz,La Voce di Leibniz, Le bellissime Pettegole, Cartellonista, Epiloghista, Il Lettore-Narratore e l’operatore Video, La Giocolatrice, La Velina, Il Musicante, Il Maestro delle cerimonie con il suo assitente alla regia.
SINOSSI
Il copione di questa commedia in un atto è del tutto originale. Il soggetto è tratto liberamente dal “Candido” di Voltaire, ma la drammatizzazione segue vie sue proprie.
L’opera di Voltaire è un “conte philosophique“, un racconto filosofico, in cui non sono rispettate le regole della verosimiglianza. Un racconto filosofico è una storia di fantasia, prodotta dall’autore nell’intento di fare una critica della società e del potere, spesso fustigati in tutte le sue dimensioni (maniere di mondana e vita rurale, potere politico, arti, intolleranza religiosa).
A Voltaire premeva fare una parodia irriverente dell’idea del “migliore dei mondi possibili”, elaborata da Leibniz molti anni prima. Voltaire e Leibniz non erano sontemporanei, ma qui li abbiamo messi insieme a dialogare. Si puà definire “migliore dei mondi possibili” un mondo in cui ai protagonisti capita di tutto, ai limiti della perdizione?
Il filo conduttore è dato dal Narratore, che fornisce al pubblico un appiglio per collocare l’intervento dei vari personaggi in scena. Quello che racconta il Narratore è tratto fedelmente dall’opera di Voltaire, ma molto in sintesi. Il dialogo dei personaggi in scena è interamente originale.
Prima parlano Candido e Cunegonda, poi si alternano al dialogo Voltaire e Leibniz. Dietro di loro c’è una cartellonista che indica i vari luoghi della commedia. Le Pettegole intevengono a punteggiare le avventure di Candido e Cunegonda.
L’atto unico è preceduto dall’intervento di un Presentatore, che parla e si atteggia come l’attore di un teatro popolare, la cui rappresentazione si immagina avvenire in una piazza, o in un mercato, o addirittura in un circo. Muti in scena sono seduti due personaggi portati in Europa dalle lontane Americhe, col cartello “Venduti”.
Lo spettacolo è concluso da un Epilogatore, che somiglia negli atteggiamenti al Presentatore. Infine interviene una specie di Velina, un attore “in travesti“, che esibisce il cartello “FINE”.
Si è fatto molto uso del “travesti” in questo spettacolo, un po’ per necessità, un po’ perché così è risultata più libera a anticonvenzionale la recitazione.
In francese si parla in effetti di solito di “rôle travesti“, mentre in inglese tale formula è stata corrotta in uno pseudo-francese “en travesti“; in italiano viene riportata dai vocabolari la forma “travesti” (come sostativo maschile invariabile col significato di “ruolo affidato a attore/cantante di sesso diverso rispetto al personaggio”), anche se è ormai invalso l’uso di importare la formula inglese o comunque di trasformarla in quella simile, più corretta, di “in travesti“.
L’intervento finale serve ad uscire dall’”illusion comique“; con la sua irriverenza, accompagnato dalla musica che esplode e dal battimani di tutti gli attori in scena, segnala il ritorno al mondo ordinario, dopo il breve viaggio in una specie di mondo parallelo.
In uno spettacolo già fin troppo pieno di elementi, ogni aggiunta è un abuso. Ma non se l’aggiunta sdoppia i personaggi. Qui abbiamo due casi: la Voce di Leibniz e l’ombra di Candido. A giudicare dalle prove non abbiamo avuto motivo di pentircene e nella messa in scena ufficiale hanno avuto il loro effetto
Il carattere di “conte philosophique” del testo voltairiano ha fornito lo spunto per accentuare il carattere di astrattezza dei personaggi in scena. Da qui è nata l’idea di fornire gli attori di maschere di vario tipo. La loro fissità ha determinato una certa stilizzazione dei ruoli degli attori, che si sono potuti esprimere solo con la voce e i movimenti del corpo, senza espressione facciale, che avrebbe rischiato di deformare psicologicamente il carattere dei protagonisti. Anche il gioco a incastro dei movimenti ha fatto da sfondo all’architettura ritmica della commedia.
Sinossi delle opere teatrali
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