Antonio De Lisa- Il training teatrale e la messa in scena
Il training teatrale è l’allenamento dell’attore, il modo di impostare la sua preparazione psico-fisica. L’allenamento serve a migliorare e rafforzare la presenza scenica, il modo di gestire la propria reattività, l’attenzione, la sicurezza, l’agilità, l’uso dell’equilibrio, della voce, del ritmo e dell’immaginazione.
Qui di seguito diamo delle indicazioni di metodo di lavoro per prepararsi alla recitazione; il suo riscaldamento, la sua preparazione fisica, vocale e psichica, la sua attenzione.
Il laboratorio condotto da Lost Orpheus Teatro per i suoi attori si basa su tre elementi di fondo: corpo, voce, definizione del personaggio.
CORPO, VOCE, CREATIVITA’
CORPO
Elementi di base – Richiami di storiche pratiche teatrali e loro confronto, Biomeccanica, movimento scenico, gesto espressivo, alcuni elementi della pratica del mimo corporeo, maschere e commedia dell’arte, clown, zoomorfismo.
Presenza scenica– Lavorare sulla presenza significa indagare alcuni principi che vanno aldilà dei generi teatrali nonché studiare il perché alcuni attori catturano totalmente la nostra attenzione mentre altri finiscono per annoiarci mortalmente nonostante la loro (apparente) bravura tecnica. Lo studio della presenza tocca temi fondamentali per l’attore come l’organicità, i tempi, l’equilibrio-disequilibrio, la pre-espressività, il quotidiano e l’extra-quotidiano, il corpo senza impostazioni, la reattività, l’attenzione, la sicurezza, l’agilità, l’atteggiamento, il ritmo teatrale, l’azione-reazione, le intenzioni, la danza.
Gestualità – L’avvicinamento alla recitazione avviene mediante lo studio e la pratica delle tecniche fondamentali: espressione corporea – rilassamento – concentrazione
Studio sul ritmo
Drammaturgia dell’attore






Laboratorio teatrale “Drammaturgia dell’attore” diretto dal Maestro Michele Monetta e organizzato dal Centro Studi Nazionale della UILT.
VOCE
Elementi di base- Articolazione, dizione, energia.
La voce pur essendo invisibile non è qualcosa di immateriale: come una mano può prendere, colpire, graffiare, accarezzare, costruire cattedrali o strisciare sul pavimento.
Il laboratorio si propone di far scoprire a ciascun partecipante la propria voce libera e organica, sciogliendolo da blocchi e inibizioni, e dandogli un buon punto di partenza per la propria ricerca personale. I partecipanti avranno la possibilità di comprendere e sperimentare come uno specifico uso dello strumento vocale possa servire da contatto con il proprio mondo interiore, con i propri stati emozionali e con diversi stati di coscienza.
Il laboratorio si concentrerà sulla respirazione organica, sull’uso dei risuonatori e degli armonici, sulla glossolalia (una lingua interiore inventata, che smuove emozioni e istinti nascosti, appoggiandosi alle vibrazioni del corpo), sul canto visto come momento di scoperta della voce, di gioco e rituale collettivo, infine sulla composizione e costruzione di un’azione vocale. La voce sarà trattata anche come trampolino del risveglio emotivo e come mezzo di indagine interiore.Il risultato di questo lavoro è una voce viva, reattiva, attenta, potente, non teatralmente impostata ma ricca di possibilità, sfumature e timbri.
Educazione e cura della voce
Vocalità- dizione, respirazione, educazione della voce
CREATIVITA’ (IMPROVVISAZIONE)
Imparare a improvvisare è imparare ad essere padroni della scena. Ci concentriamo su esercizi e giochi teatrali adatti a rompere gli automatismi e i rigidi schemi mentali, ad ampliare le proprie capacità creative e a dare precisione e sicurezza alle proprie azioni. Si lavora sulla possibilità di creare un proprio training dell’improvvisazione, indagando sui ritmi della danza e dell’espressione fisica e vocale.
Avvicinamento al testo
Perfezionamento delle tecniche di lettura in relazione al copione
Perfezionamento della dizione
Approfondimento e prosecuzione del programma di espressione corporea
Approfondimento delle tecniche vocali
Lettura a tavolino del copione teatrale
Il percorso si evolve attraverso l’utilizzo delle metodologie prima elencate applicate al copione teatrale. Si ricerca l’affinamento delle tecniche espressive ed interpretative, e l’acquisizione di più vaste sfumature emotive e caratteriali del personaggio.
Recitazione
(colori, ritmo, tecniche di lettura e interpretazione del testo)
Carattere, espressione, voce, fisicità dell’attore in quanto personaggio
(lavoro sul personaggio)
Definizione del personaggio
Messa in scena dell’opera
La parte finale è costituita dalla messa in scena dell’opera. Vedere l’opera dal punto di vista del regista. Differenze da sguardo interno e sguardo esterno. Riuscire a porsi contemporaneamente fuori e dentro lo spazio scenico.
A cura di Antonio De Lisa

Categorie:J10- LABORATORIO DI REGIA TEATRALE E MESSINSCENA, J10.02- Studio dell'attore- The Actor's Studio, J10.03- Training teatrale
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