Esploratori italiani al Capo Nord
L’esplorazione di Capo Nord conta un certo numero di viaggiatori italiani, fin dal XV secolo.
Pietro Querini
Il primo è il patrizio veneto Pietro Querini, Nobile da Maggior Consiglio (N.H.), che arriva nelle Lofoten nel 1432. Come tutti i nobiluomini Veneziani del tempo faceva anche il mercante, trasportando il vino di Malvasia dai propri feudi di Castel di Termini e Dafnes in Candia (Creta, terra veneziana): aveva in uso le rotte per le Fiandre, quasi una esclusiva e così si spinse troppo in la e contrariato da “nimichevoli venti finì in culo mundi”.
Con i veneziani Francesco Fioravante, comito, Nicolò Michiel patrizio veneto, luogotenenti di Pietro vi era pure un altro Querini, Francesco che dimorava proprio a Candia, feudo della famiglia Querini per secoli. Come tutti i Patrizi, al rientro a Venezia doveva presentare una relazione scritta all’Eccellentissmo Senato; relazione che non è a Venezia alla Marciana ma a Roma nella Biblioteca Apostolica Vaticana.
Francesco Negri
Francesco Negri, sacerdote di Ravenna (1624-1698) nel 1663 si spinge sino in Lapponia e quindi arriva a Capo Nord, dopo un tentativo fallito che dalla costa norvegese lo vede tornare a Stoccolma. Da qui riparte e segue la costa norvegese sino a Capo Nord.
Scrive il manoscritto “Viaggio Settentrionale” che sarà pubblicato nel 1700, dopo la sua morte, dove vi è una precisa ed accurata descrizione della vita dei Lapponi e del Norvegesi del XVI secolo… spinto dalla curiosità e dall’avventura per quelle terre dove “nessun frutto vi può rendere per l’estremo freddo al testimonio de’ scrittori; e pure vi si sostenta il genere umano. Non si trova altra terra abitata, che si sappia, sotto il suo parallelo, e la zona glaciale artica è totalmente ignota. Dunque è forza che quel paese abbia qualità agli altri non comuni, ma singolari; dunque sarà la più curiosa parte del mondo per osservarsi.”
Nel 1666 rientra in Italia.
Viaggio settentrionale Fatto e descritto da Francesco Negri da Ravenna
Ristampa anastatica della 1° edizione del 1700, Padova
Con introduzione di Adriano Agnati.
Pagine 278.
Leading Edizioni: Bergamo
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Giuseppe Acerbi
Nella primavera del 1799 il mantovano Giuseppe Acerbi (Castel Goffredo 1773-1846) effettua un viaggio di esplorazione che parte da Kemi in Finlandia e arriva a Nordkapp, lungo il tragitto che attualmente delimita il confine tra Svezia e Finlandia.
Raggiunge Oulu nell’attuale Golfo di Botnia al nord della Finlandia, con un amico italiano, il bresciano Bernardo Bellotti, e qui si unisce a specialisti svedesi di botanica e meteorologia quali Skjoldebrand e Johan Julin.
Nel 1802 pubblica a Londra, in lingua inglese, un resoconto dei suoi viaggi nell’Europa del nord: “Travel through Sweden, Finland and Lapland to the North Cap in the years 1798 and 1799” (la traduzione italiana, in realtà solo un compendio dei “Travels” e sarà pubblicata a Milano nel 1832 con il titolo “Viaggio al Capo Nord”). Nei suoi viaggi conosce molte personalità di grande importanza europea come Madame de Stael, Goethe, Malthus, Klopstock.
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